Economia
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18/04/2009 19:48

Nessun accordo sul prezzo regionale del latte

di Redazione

Estenuante la trattativa che rischia di arrecare un danno irreparabile alla fragile economia delle aziende iblee. Posizioni troppo distanti tra gli industriali del latte, da una parte, con un prezzo pari a 32 centesimi al litro, e le organizzazioni agricole che vogliono chiudere la trattativa a 39 centesimi più iva al litro. La sigla dell’accordo è stata rinviata tra dieci giorni, alla presenza dell’assessore regionale, Giovanni La Via, con l’auspicio che questa volta si possa addivenire ad un prezzo equo che tenga in debita considerazione i costi di gestione delle aziende. La soluzione della vertenza latte passa anche attraverso la discussione di tutti i passaggi che vanno dalla stalla alla tavola. Il mondo della politica ha una responsabilità grande: quella di riconsiderare i meccanismi della formazione del prezzo e della ripartizione dei margini all’interno di tutta la filiera. La mancanza di una certezza contrattuale sta minando il futuro delle aziende che producono latte. Negli ultimi dieci mesi sono lievitati i costi fissi e di produzione. Dal primo aprile dello scorso anno ad oggi all’allevatore ibleo mancano “in cassa” ben 200 delle vecchie lire al litro con costi di produzione che sono rimasti invariati. Il mercato del latte sembra davvero impazzito: colpa di una crisi sostanziale dei consumi e anche di una classe politica, regionale e nazionale, che non ha saputo dare risposte concrete al mondo agricolo. “Ad oggi l’accordo sembra lontano – spiega il presidente della Coldiretti, Mattia Occhipinti -, ma le organizzazioni a breve chiederanno un confronto con la base associativa per nuove iniziative di lotta su tutto il territorio”.