Cultura
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02/02/2012 15:28

Oltre 500 spettatori al concerto del Coro Polifonico Enarmonia

All'auditorium della scuola regionale dello sport

di Saro Distefano

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Coro Polifonico Enarmonia
Coro Polifonico Enarmonia

Ragusa – Erano oltre cinquecento – molto più numerosi dei previsti – gli spettatori che sabato sera hanno riempito in ogni ordine di posto (ma moltissimi, purtroppo, sono rimasti in piedi) l’auditorium della Scuola regionale dello Sport “Giambattista Cartia” di Ragusa per ascoltare il concerto del Coro Polifonico Enarmonia.

Il coro ragusano, diretto dal Maestro Giovanni Giaquinta, festeggiava in quella occasione, i venticinque anni dalla fondazione. Era infatti il dicembre 1986 quando il Maestro Giorgio Adamo, allora poco più che ventenne, fondava nella sua Ibla un coro con un gruppo, nemmeno tanto ampio, di amici appassionati di musica e di bel canto.

Allora il coro si chiamava Gioventù Musicale Iblea, nei primi anni ’90 divenne “Gruppo vocale Koreia” e successivamente, nel 2005, appunto Enarmonia.

Giorgio Adamo ha diretto i coristi fino al 2010, quando gli è subentrato il monterossano Giovanni Giaquinta. La tecnica vocale è da sempre affidata alla professoressa Gisella Tirella. Che ha evidentemente lavorato bene, perché sabato scorso a Ragusa, alla presenza del Prefetto Giovanna Cagliostro, il coro polifonico ha intrattenuto per oltre un’ora e mezza il folto pubblico concedendosi solo un paio di piccoli errori, perdonabilissimi a un gruppo di appassionati, certo, ma pur sempre dilettanti, seppure nella migliore accezione del termine.

Quarantacinque coristi, sei strumentisti, due pianisti, una responsabile della tecnica vocale e due direttori d’orchestra. Questa la squadra del coro polifonico Enarmonia, che ha allestito e offerto un concerto, particolare e diverso rispetto alle classiche esibizioni dei cori polifonici. Con la sapiente regia di Gianni Battaglia, infatti, si è potuto proporre non soltanto una esibizione vocale, ma anche inserti di antichi filmati a testimoniare i trascorsi del gruppo fondato venticinque anni fa dal Maestro Giorgio Adamo. E del resto nella storia del coro ragusano sono stati tanti i momenti in cui si è raggiunto un elevato livello artistico: sopratutto le manifestazioni a carattere nazionale come le “Laudi” di Iacopone da Todi, il “Verso Nicomedia” per celebrare la festa di San Giorgio ad Ibla, il “Dramma Sacro” a Vittoria, sempre con la regia di Gianni Battaglia, e per ultimo il musical “E’ solo una fiaba” con la regia di Maurizio Nicastro. La maggiore difficoltà avuta da Giorgio Adamo e Giovanni Giaquinta è stata quella di stabilire una scaletta dei brani da eseguire, alternando la musica sacra con quella profana, e così il coro ha cantato Giuseppe Verdi e Amadeus Mozart, Joannes Brahms e John Rutter, Karl Jenkins e Friedrich Haendel, oltre ai pezzi scritti dal citato professor Giorgio Adamo.

Al pianoforte hanno suonato il giovanissimo e talentuoso Lorenzo Guardiano e la professoressa Luciana Rosso, gli altri musicisti: Davide Ragusa al flauto, Roberta Brafa all’oboe, Pietro Caruso al clarinetto, Andrea Savasta alla tromba, Samuele Verga e Carla Cau alle percussioni.

Particolarmente bravi i solisti: i soprani Loredana Toro, Maria Luisa Occhipinti, Heike Shenk e Gisella Tirella, il contralto Cettina Baglieri, i tenori Nello Spadaro, Eugenio Mantello e Dario Adamo, il basso Roberto Mezzasalma. Menzione particolare per Luigi Fronte, appena quattordicenne e già noto a livello nazionale, che ha mosso i suoi primi passi nell’arte proprio accompagnato dal Coro Polifonico Enarmonia che ha emozionato il pubblico con l’Ave Maria di Schubert. Il maggiore e più significativo complimento per il coro Enarmonia è stato quello di vere in prima fila nell’auditorium della Scuola Regionale dello Sport Andrea Binetti, uno dei maggiori tenori italiani, che ha mostrato apprezzamento, soprattutto la parte da solista di Nello Spadaro, tenore nel Tuba Mirum di Mozart.

Del resto, tutti i brani sono stati apprezzati, ed in particolare il Tuba Mirum di Mozart, come anche “The beauty of the earth” di Rutter, il “Nada te turbe” di Santa Teresa di Gesù musicato da monsignor Frisina e il Sanctus di Jenkins, un brano lungo ed estremamente impegnativo per il coro, ma risultato trascinate, emozionante, bellissimo per gli intervenuti.

Quando il Prefetto Cagliostro è salita sul palco per ringraziare direttori, musicisti e coristi per la bellissima serata, sono stati concessi due bis: il coro dei gitani di Verdi e il Kalinka di Larenov.

Questi i nomi di tutti i coristi, per un giusto plauso: i soprani Claudia Augello, Carmela Articolo, Daniela Bocchieri, Antonella Cascone, Giovannella Cascone, Iracema Mandinga de Reyes, Giorgia Frasca, Maria Imposa, Silvana Mangiafico, Maria Carmela Occhipinti, Maria Luisa Occhipinti, Sabrina Occhipinti, Heike Shenk, Loredana Toro; i contralti Francesca Alessandrello, Cettina Baglieri, Giorgia Cabibbo, Lisa Caruso, Cristina Cascone, Pina Criscione, Rosi Erconi, Maria Gurrieri, Rosalba Iacono, Rita Iurato, Brita Jensen, Palma Molè, Tina Raniolo, i tenori Domenico Giarraffa, Ubaldo Casamichiela, Saro Distefano, Giovanni Guardiano, Eugenio Mantello, Giorgio Biazzo, Alberto Scarso, Nello Spataro, i bassi Giuseppe Abbondante, Maurizio Distefano, Francesco Licitra, Roberto Mezzasalma, Nino Molè, Nicola Rauseo, Roberto Roccuzzo, Giovanni Scrofani, Gregorio Trapani.