Ipotesi di appropriazione indebita e falsità ideologica da ex sindaco di Avola
di Redazione

Avola – La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sulle “trattenute” sugli stipendi degli ex assessori dell’amministrazione comunale di Luca Cannata, oggi deputato Fdl. Si tratterebbe di un contributo, preteso tra il 2017 e il 2022, che viaggiava sui 550 euro, poi generosamente ridotti a 500. Un “dettaglio” che ha spinto i magistrati ad iscrivere sei persone nel registro degli indagati.
La Procura di Siracusa ha ora iscritto nel registro degli indagati il parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata, ex sindaco di Avola, nell’ambito di un’inchiesta che riguarda presunti contributi in contanti versati da ex consiglieri e assessori comunali durante i suoi mandati. L’accusa, a vario titolo, è di appropriazione indebita e falsità ideologica. Assieme a Cannata risultano indagate altre cinque persone.
Tre ex assessori e un ex presidente del consiglio comunale, oggi consigliere di opposizione, sostengono di aver versato ogni mese a Cannata cifre variabili tra i 250 e i 550 euro in contanti. Senza mai ottenere alcuna ricevuta o, sempre secondo la loro testimonianza, una prova dell’avvenuta registrazione delle somme. Si tratterebbe di un versamento fisso direttamente al sindaco, o a un suo collaboratore di fiducia oggi commissario cittadino del partito. Contributo che al termine dei 5 anni di mandato avrebbe superato i 150 mila euro.
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