Attualità
|
23/11/2025 16:42

Ornella Vanoni, il saluto di Milano alla camera ardente al Piccolo Teatro. Folla in fila per l’ultimo saluto

Oggi oltre 5mila persone hanno omaggiato l'artista

di Redazione

Milano – Oltre 5mila persone sono arrivate oggi al Piccolo Teatro Grassi di Milano per la camera ardente per Ornella Vanoni. Amici, colleghi e cittadini che vogliono portare un ultimo saluto all’artista possono entrare anche domani – lunedì 24 novembre – dalle 10 alle 13. Sempre domani, alle 15, si svolgeranno i funerali nella chiesa di San Marco.

Fuori dal Piccolo Teatro Grassi di Milano si è formato sulla pedonale via Dante un lungo serpentone di centinaia di persone – che arriva quasi fino a piazza Cairoli – in attesa di dare un ultimo saluto a Ornella Vanoni.

Il feretro di Ornella Vanoni è arrivato al Piccolo Teatro Grassi accolto da un lungo applauso dei presenti in coda. Ad attendere il feretro dell’artista anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi.

All’interno del teatro la bara di legno chiaro è posizionata sotto al palco tra due cuscini di girasoli, dietro una grande ghirlanda di rose bianche del teatro e i gonfaloni della Regione Lombardia e del Comune di Milano.

Nella camera ardente in loop risuona la canzone di Ornella Vanoni Domani è un altro giorno. Al Piccolo Teatro Grassi sono arrivati, fra gli altri, Madame, Francesco Gabbani, Memo Remigi, Arisa, Simona Ventura, Fabio Fazio, Emma, Fiorella Mannoia e Lella Costa.

Ornella Vanoni per Milano “rappresenta la milanesità intesa come la voglia di essere liberi e non condizionati sempre dal giudizio degli altri, del mainstream. Lei da questo punto di vista è stata un bellissimo esempio, una storia molto dedicata alla nostra città e quindi credo che dovremmo trovare delle formule per essere riconoscenti ma anche un po’ per lasciare il suo insegnamento”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala alla camera ardente.

Per omaggiarla in città, “la domanda è sempre sulla via ma secondo me, al di là delle regole che abbiamo, è stata talmente una persona importante di Milano che bisogna trovare una formula per continuare a mandare avanti il suo insegnamento, quindi ci ragioniamo – ha aggiunto Sala – Non eravamo pronti. Mi diceva sempre che aveva i suoi acciacchi, però al contempo aveva questo spirito e sembrava invincibile”. Vanoni chiedeva la dedica di un’aiuola “e anche quella era una parte del gioco e dello scherzo”, ha sottolineato il sindaco.

Il fatto di volere che le venisse dedicata un’aiuola in vita “faceva parte della sua ironia. Lei è riuscita con un piccolo scherzo ha toccare un punto importante. Lo diceva scherzando, ma lo diceva anche perché aveva piacere che questo legame con Milano fosse per sempre e lo sarà”, ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, davanti al Piccolo Teatro Grassi.