di Redazione
Palermo 25 nov. Sul piede di guerra a Palermo i lavoratori dei laboratori d’analisi. Oggi alle 17 si terrà un sitin presso la Prefettura del capoluogo siciliano, organizzato dalla Filcams Cgil di Palermo, che porterà in piazza la voce dei 2 mila dipendenti dei 150 laboratori d’analisi del capoluogo siciliano. Una protesta per chiedere “risposte immediate” in grado di scongiurare la crisi che attraversa il settore dopo l’entrata in vigore del tariffario Balduzzi in Sicilia. “In questi giorni abbiamo già riscontrato riduzioni di orario, avvio di contratti di solidarietà, licenziamenti dice Monja Caiolo, segretario della Filcams Cgil Palermo . Non è ammissibile che in assenza di risposte da parte delle istituzioni a pagare il prezzo più alto siano i lavoratori. E c’è il rischio dei tanti licenziati invisibili dei piccoli laboratori, dove lavorano poche unità prosegue . Oggi chiediamo l’attenzione del prefetto dove aver chiesto inutilmente finora incontri con l’assessore Lucia Borsellino”. La Filcams Cgil in queste settimane ha promosso in tutta l’Isola assemblee all’interno dei laboratori per creare una mobilitazione capace di ottenere risposte e garanzie sul futuro del settore e sui livelli occupazionali. Alla Regione il sindacato chiede di introdurre all’interno dell’aggregato per i laboratori una quota da suddividere per il costo del lavoro, utilizzando dei criteri premiali per quelle strutture che soddisfino criteri di qualità del lavoro e siano in regola con i controlli di qualità. “Non chiediamo la luna ma solo che siano spese le risorse già stanziate nel bilancio regionale che assegna 115 milioni di euro ai laboratori conclude Caiolo . Chiediamo rispetto per dei laboratori qualificati che garantiscono quotidianamente servizi ai cittadini”.
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