di Redazione
Palermo, 31 ott. “Palermo era un punto di appoggio per le operazioni da compiere in Nord Africa, ad esempio in Tunisia, Libano, ma anche a Cipro. Noi abbiamo accertato un sequestro e due tentativi di sequestro”. Lo ha detto il Procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, nel corso della conferenza stampa per gli arresti eseguiti dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine sulla tratta dei bambini contesi. “C’era un nuovo canale che una delle arrstate stava aprendo in Ucraina dice lei stesso e’ ucraina e si stava programmando, dietro un compenso per ogni rapimento di diecimila euro, un’atttivita’ di corruzione e reperimento di canali attraverso cui compiere questi rapimenti”.
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