di Redazione

Palermo, 21 mar. Con l’accusa di tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, i Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hano arrestato tre catanesi: Francesco Spoto, 48 anni, Franceschino Nuccio, 35 anni e Scevolo Fabio, di 23 anni. I tre si sono introdotti all?interno di un capannone, in zona periferica e di campagna, dove erano custoditi diversi generi alimentari per la vendita all?ingrosso ed hanno danneggiato il sistema d?allarme nel tentativo di rubare le cibarie. Ma il danneggiamento del sistema dall?allarme non lo ha eluso; mettendo, a sua volta, in funzione l?avviso di chiamata. Avvisata la locale Centrale Operativa, questa, inviava i militari dell?Arma che, dotati di un visore notturno, hanno ?avvistato? un gruppo di persone che si davano alla fuga per le campagne circostanti. Tre di questi sono stati bloccati e quindi identificati e dichiarati in stato di arresto ed a seguito della perquisizione personale venivano, trovati in possesso di una chiave alterata utilizzata per aprire il lucchetto del capannone e di tre walkietalkie usati verosimilmente per gestire le comunicazioni. Gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando in attesa del giudizio per direttissima presso il Tribunale di Termini Imerese. Dopo la convalida degli arresti, Spoto e Franceschino sono stati condotti agli arresti domiciliari in attesa del processo avendo richiesto i termini a difesa mentre Scevolo ha patteggiato ed è stato condannato alla pena di 4 mesi di reclusione ed al pagamento della multa di 120 euro. Sono tutt?ora in corso le indagini dei Carabinieri onde risalire ai complici della ?banda? che verosimilmente sembrava ben organizzata a perpetrare il furto.
© Riproduzione riservata