Attualità
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18/03/2010 11:08

Palio della festa di San Vincenzo: Ecco tutte le disposizioni

Niente competizione, cavalli locali, fantini residenti in provincia

di Redazione

Acate – Sul palio di San Vincenzo, l’unica cosa certa è che non ci sarà più alcuna competizione. Le disposizioni che infatti pervengono dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico parlano espressamente di «cambiamenti di regole e di norme, pena la soppressione del palio» e di conseguenza di una tradizione che ad Acate dura da diversi secoli, seppur all’inizio con modalità completamente diverse rispetto a quelle attuali.
«Per garantire lo svolgimento dell palio – spiega il sindaco Giovanni Caruso – le condizioni che ci vengono poste sono quelle di eliminare la competizione nelle corse, che fantini e proprietari di cavalli siano residenti nel territorio e non ultimo che si tratti di animali allevati in loco. Lo scopo è quello, da una parte, di eliminare a monte ogni possibilità di scommesse clandestine e anche di dopare i cavalli, per una maggiore resa e resistenza, e, dall’altra, di evitare che soggetti malavitosi si possano “appropriare” dell’evento».
In poche parole, il comitato vuole che tutto avvenga nella massima trasparenza e legalità e che nel contempo venga tutelata l’incolumità dei cavalli e, soprattutto, quella delle persone che assistono alla manifestazione.
Dopo il mancato svolgimento dello scorso anno (il primo da dopo l’inevitabile interruzione durante la grande guerra), il primo cittadino non esclude neanche la possibilità che la corsa sia fatta stabilendo in partenza chi dovrà vincere. Insomma, l’idea sarebbe quella di trasformare il palio in una sorta di sfilata di cavalli: un ritorno al lontano passato, quando la manifestazione era appannaggio della grande e media borghesia agraria che, per onorare la ricorrenza del Santo martire e protettore degli acatesi, esibiva alla comunità, che accorreva festante, i cavalli di razza, attraverso un lungo corteo sul viale principale.
Sono ormai mesi che l’amministrazione comunale si affanna per trovare una soluzione, così da prevenire un altro eventuale diniego da parte della Questura. A questo proposito, nel corso di una seduta del civico consesso svoltasi lo scorso gennaio (interrotta poi dal presidente Giuseppe Leone per problemi di ordine pubblico che sarebbero stati causati proprio dai proprietari dei cavalli nei confronti del primo cittadino), venne decisa l’istituzione di una commissione composta oltre che dal sindaco e dall’assessore al turismo e spettacolo Cettina Azzara, anche dal parroco don Rosario Di Martino, da due consiglieri di maggioranza (Luigi Denaro e lo stesso presidente Leone), e due dell’opposizione (Francesco Fidone e Giampippo Monello) e da un rappresentante dei proprietari di cavalli e anche organizzatore del palio Salvatore Fracanzino. Sono stati loro ad avere incontrato per primo il prefetto. Alla riunione del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico ha, invece, partecipato solo il primo cittadino.
Anche di questi aspetti si è discusso, ieri, nel corso di un incontro, tenutosi al castello dei Principi di Biscari, conclusosi a tarda sera.