di Redazione

Roma, 21 mag. ‘Non so se le cose, poche o tante, mai fatte sulle carceri’ le avremmo fatte senza due persone: ‘Una e’ qui, ciao Marco, l’altro e’ il Papa’. E’ il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a parlare in piazza Navona, rendendo omaggio al leader radicale. E a quanti potrebbero dire ‘ma che c’entrano queste due persone’ cosi’ diverse fra di loro, immediatamente risponde: ‘Quello che le mette insieme e’ una parola a cui non dobbiamo mai rinunciare: la parola umanesimo’. Marco ‘l’ha fatto vivere’, ha detto ancora il guardasigilli che ha riconosciuto di provenire da una tradizione politica che ha guardato ai radicali anche ‘con diffidenza perche’ ha spiegato non si capivano le loro provocazioni’. Provocazioni che ‘capisco da quando sono ministro’. Il riferimento di Orlando e’ al ‘mettersi dalla parte piu’ difficile. In una societa’ spaventata ‘bisogna ricordarsi che qualunque cosa abbia fatto una persona resta una persona e la sua dignita’ va tutelata’. Negli anni ‘dell’integralismo, del buttiamo via la chiave, credo che la voce di Pannella restera’. Me lo auguro per l’Italia, per la sinistra, per me’, ha proseguito il guardasigilli ancora sul tema delle carceri .
© Riproduzione riservata