Paolo Taormina, 21 anni, ucciso mentre cercava di fermare il pestaggio di un minorenne davanti al locale di famiglia
di Redazione
Palermo – Morto per proteggere un minorenne pestato dal branco. Paolo Taormina, 21 anni, figlio della titolare di “O Scrusciu’”, il locale di via Spinuzza davanti al quale è avvenuta l’aggressione, voleva mettere pace e sedare la rissa, ma è stato ammazzato da un colpo di pistola alla fronte esploso a distanza ravvicinata da un uomo fuggito in scooter, sotto gli occhi di decine di ragazzi che affollavano la movida palermitana.
Paolo lavorava nell’esercizio di famiglia. Riservato sui social, coltivava una grande passione per il calcio. Gli amici lo ricordano come un ragazzo mite, disponibile e instancabile. «Sei andato via troppo presto. Ancora eravamo ragazzi e già mi hai lasciato. Avevamo tanto da fare insieme ancora», scrive uno di loro.
La sua storia era già stata segnata dal dolore per la morte dell’amico Simone Glorioso, pugile 17enne deceduto in un incidente stradale tra il 23 e il 24 dicembre 2023 alla rotonda di viale Lazio, sempre a Palermo.
«C’era una rissa. In dieci picchiavano un ragazzino. Si accanivano su di lui, lo pestavano a sangue. Allora Paolo è uscito e ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata», ha raccontato un amico che ha assistito alla scena. E ancora: «Stava lavorando, si stava guadagnando il pane. Come si fa ad ucciderlo per una banale rissa?».
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