Lino Bellia, mostra a Sampieri, nei pressi del molo.
di Redazione


Scicli – Quando si nasce in un posto di mare, per la quotidiana frequenza, il mare lo si sente come parente. “Quello mio d’origine era il mare color verde smeraldo e profondo della Magna Grecia. Un mare di città”, racconta Lino Bellia.
“Poi, dal 1975 ho cambiato lato del triangolo, sono venuto a Sampieri, sul Canale di Sicilia, sul mare che si unisce all’Africa.
E tutto è cambiato: colore, movimento, le schiume delle onde, il ritmo delle stesse. Ora custodisco un mare parlante, vivo e sempre mutevole. Rappresentarlo è un atto d’amore nella sua sublimità. Questi pastelli non hanno la provvisorietà dell’abbozzo, ma il pregio dell’opera compiuta”.
Lino Bellia, mostra a Sampieri, nei pressi del molo.
Nella foto, pastello secco su carta “Canson-Mais”.
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