"Si diceva che ci avrebbe garantito al maxiprocesso"
di Redazione
PALERMO, 5 DIC – “In Cosa nostra si diceva che
Andreotti era uomo d’onore, che era ‘punciuto’ (affiliato
formalmente, n.d.r) e che ci avrebbe garantito al maxiprocesso”.
Lo ha detto il pentito nisseno Leonardo Messina che sta
deponendo al processo sulla trattativa Stato-mafia, in corso
davanti alla corte d’assise di Palermo. Il collaboratore ha
riferito che inizialmente tra i vertici di Cosa nostra c’era la
certezza che il maxiprocesso, in Cassazione, sarebbe andato al
giudice Corrado Carnevale.
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