di Redazione
E’ stato bersaglio di diversi strali. Ha risposto per le rime alle accuse che gli provenivano da più parti. Ha dichiarato “vedrete quel che accadrà adesso a Modica”. Peppe Drago, leader ibleo dell’Udc, sa che su quella che era la “roccaforte” del partito della Vela, si gioca una importante partita politica. Ed è per questo che ieri sera ha riunito il direttivo cittadino, allargato agli eletti al consiglio comunale nelle liste Udc e “I Popolari”. Accanto a sé il segretario cittadino, Gino Veneziano.
“L’Udc è ancora vivo – è stato detto in apertura dell’incontro – nonostante qualcuno avesse profetizzato che le Amministrative a Modica avrebbero segnato la nostra fine. E invece adesso possiamo contare su complessivamente sei consiglieri comunali”. E’ stato poi Drago a prendere la parola, facendo cenno dapprima alla politica nazionale “che vede l’Udc – ha detto – recuperare la sua centralità. A livello locale abbiamo ritrovato la nostra autonomista, ma anche la piena libertà d’azione sia a Modica che a livello provinciale. Nel pieno rispetto di alleanze storiche – ha proseguito Drago -, dobbiamo riprenderci il ruolo di motore propulsore in situazioni stagnanti”. Chiaro il riferimento a viale del Fante con la sempre più probabile verifica settembrina. “A Modica – ha ancora aggiunto Drago – saremo artefici di una opposizione costruttiva, moderna e libera da schemi. Valuteremo cioè l’operato dell’Amministrazione in base a criteri di efficacia rispetto ai problemi della città. Se ci sarà convergenza su alcuni punti, non ci metteremo di traverso per “partito preso”. Il nostro unico interesse – ha concluso Drago – è la città ed il risolvere i problemi che la attanagliano”.
Giorgio Caruso
© Riproduzione riservata