Riceviamo e pubblichiamo
di Lettera firmata
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Ragusa – Gentile Direttore,
le scrivo con amarezza e profonda preoccupazione in merito a una notizia che, purtroppo, è ormai ufficiale: la chiusura del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Ragusa. Una decisione che lascia increduli, soprattutto se si considera il ruolo strategico e salvavita che questo reparto ha ricoperto negli ultimi anni.
Durante l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, quel reparto è stato il Centro Covid di riferimento per tutta la provincia, lavorando senza sosta, spesso con risorse limitate, per far fronte a una crisi senza precedenti. I numeri dei ricoveri effettuati, la qualità dell’assistenza prestata, il personale medico, infermieristico e socio sanitario altamente qualificato, sono stati la dimostrazione concreta dell’eccellenza sanitaria che il territorio poteva offrire.
Ed è proprio oggi, dopo tutto questo, che si decide la chiusura?
Proprio ora che si dovrebbe valorizzare e potenziare, si preferisce smantellare?
Non si può ignorare il significato simbolico e pratico di una simile scelta. Chiudere un reparto così fondamentale significa colpire il diritto alla salute dei cittadini, allontanare i pazienti dal loro territorio, aumentare i disagi, e mandare un messaggio di disinteresse verso una sanità pubblica già in grande sofferenza.
Ci chiediamo: quali sono le vere ragioni di questa chiusura? È una scelta basata su una visione sanitaria lungimirante o l’ennesimo taglio cieco, senza tenere conto dei bisogni reali della comunità?
A nome di molti cittadini, pazienti, operatori sanitari e famiglie che in quel reparto hanno trovato cura e speranza, chiediamo che questa decisione venga ritirata o quanto meno rivista.
Perché la salute pubblica non è una voce di bilancio da ridurre: è un diritto costituzionale da tutelare.
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