La foto del turismo in Sicilia di Banca d'Italia nell'aggiornamento congiunturale sull'economia siciliana
di Redazione
Ragusa – “Nel primo semestre dell’anno, periodo in cui si concentra mediamente poco meno del 40 per cento delle presenze turistiche, i pernottamenti sono diminuiti del 4,0 per cento (erano cresciuti del 5,5 nell’intero 2024). Il calo è imputabile alla componente nazionale, a fronte della stabilità di quella estera; la crescita delle presenze nelle strutture extra-alberghiere si è contrapposta alla riduzione registrata negli alberghi. Tra le province le contrazioni più forti hanno riguardato Trapani e Ragusa, mentre Palermo e Siracusa hanno segnato un lieve incremento”. A scattare la fotografia del turismo in Sicilia è la Banca d’Italia nell’aggiornamento congiunturale sull’economia siciliana.
Sostanzialmente stabile il numero di passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti siciliani nei primi otto mesi del 2025, un dato che si confronta, però, con una crescita significativa nel Mezzogiorno e in Italia. Al calo dei voli nazionali si è contrapposto l’incremento di quelli internazionali e tra gli scali la crescita è stata più intensa nel capoluogo siciliano. Sul fronte del traffico passeggeri nei porti dell’Isola, i primi sei mesi dell’anno hanno fatto registrare il segno più (7,1 per cento), grazie anche al forte incremento dei crocieristi.
“Le movimentazioni complessive di merci sono risultate in lieve flessione rispetto al corrispondente periodo del 2024 – spiegano da Bankitalia -; vi ha inciso la riduzione dei prodotti petrolchimici (che in termini di massa rappresentano circa il
60 per cento del totale)”.
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