di Redazione
Rilanciare la marineria donnalucatese grazie alla pescaturismo, la nuova frontiera della promozione di un territorio.
E’ la proposta che viene da alcuni ambienti culturali della città, per dare un’occasione di lavoro ai pescatori che non riescono a trovare mezzi di sostentamento con l’attività tradizionale.
Partecipare ad una vacanza di pescaturismo permette di conoscere alcuni dei sistemi di pesca maggiormente praticati nel nostro territorio. Una occasione per imparare qualcosa in più del mestiere del pescatore, fornendo alcune semplici informazioni sui diversi attrezzi utilizzati dalle due cooperative che operano nella borgata rivierasca di Scicli.
La pescaturismo consiste in un’attività integrativa alla pesca artigianale che offre la possibilità agli operatori nel settore di ospitare a bordo delle proprie imbarcazioni un certo numero di persone diverse dall’equipaggio per lo svolgimento di attività turistico-ricreative.
Sarebbe possibile organizzare brevi escursioni lungo le coste, l’osservazione delle attività di pesca professionale, la ristorazione a bordo o a terra, la pesca sportiva e tutte quelle attività finalizzate alla conoscenza ed alla valorizzazione dell’ambiente costiero che possono servire ad avvicinare il grande pubblico al mondo della pesca professionale.
A Donnalucata sopravvivono appena 14 pescatori, con altrettante famiglie a carico, con grandi difficoltà di sussistenza a causa dei problemi strutturali legati all’insabbiamento del porto. Una riconversione parziale della loro attività potrebbe dare una boccata d’ossigeno alla loro economia.
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