di Redazione
Il Piano di urbanistica commerciale del Comune di Scicli torna in Commissione commercio su aree pubbliche, per una parziale revisione. Ad annunciarlo l’assessore allo sviluppo economico Giorgio Vindigni.
Il progettista, Ignazio Arrabito, è già stato saldato, ha prodotto il Piano richiestogli dalla precedente amministrazione e che il consiglio non ha mai approvato. Ora si tratta di revisionare in parte quella pianificazione e di trovare l’accordo che consenta di riportare all’attenzione del massimo consesso cittadino lo strumento di programmazione urbanistica e commerciale.
Vindigni è il quarto assessore che si cimenta col problema del Piano Commerciale in poco più di tre anni. Iniziò Bartolo Piccione, proseguì Giovanni Savà, quindi Enzio Muccio, tutti e tre durante la giunta Falla. Il piano è stato redatto, discusso, emendato ma mai approvato.
Nella nuova legislatura la patata bollente è passata nelle mani del nuovo assessore allo sviluppo economico, che sta riprendendo il percorso amministrativo perché il Piano, torni, emendato, in consiglio.
L’’ultimo Piano risale a prima degli anni Ottanta. La città ha bisogno di tracciare le linee guida del proprio sviluppo, decidendo se sia l’asse di contrada Arizza, come nell’ipotesi originaria caldeggiata da Piccione, il volano dell’economia della città.
Il progettista, Ignazio Arrabito, è già stato saldato, ha prodotto il Piano richiestogli dalla precedente amministrazione e che il consiglio non ha mai approvato. Ora si tratta di revisionare in parte quella pianificazione e di trovare l’accordo che consenta di riportare all’attenzione del massimo consesso cittadino lo strumento di programmazione urbanistica e commerciale.
Vindigni è il quarto assessore che si cimenta col problema del Piano Commerciale in poco più di tre anni. Iniziò Bartolo Piccione, proseguì Giovanni Savà, quindi Enzio Muccio, tutti e tre durante la giunta Falla. Il piano è stato redatto, discusso, emendato ma mai approvato.
Nella nuova legislatura la patata bollente è passata nelle mani del nuovo assessore allo sviluppo economico, che sta riprendendo il percorso amministrativo perché il Piano, torni, emendato, in consiglio.
L’’ultimo Piano risale a prima degli anni Ottanta. La città ha bisogno di tracciare le linee guida del proprio sviluppo, decidendo se sia l’asse di contrada Arizza, come nell’ipotesi originaria caldeggiata da Piccione, il volano dell’economia della città.
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