di Redazione

Il 21 luglio ricorre il 440esimo anniversario della morte di Pietro di Lorenzo Busacca e Scicli per la prima volta commemora il suo benefattore.
Anzi, il 21 luglio è un giorno come un altro, perchè della data della morte non si hanno notizie certe. Si sa che è morto, in circostanze misteriose, nel 1567, due anni dopo la stesura del testamento.
Ma Scicli commemora l’evento, istituendo, per volontà dell’arciconfraternita di Santa Maria La Nova, una serata di “Preghiera e Musica” in onore del Confrate Pietro.
Ci saranno una Messa Solenne, la deposizione di una corona davanti la statua di Busacca in piazza Busacca, un corteo e un Gran Concerto. Pietro di Lorenzo Busacca, sul finire del 1500, lasciò una rendita enorme alla città, al fine di riscattare i parenti che, dopo la sua morte, fossero caduti in schiavitù per mano dei pirati saraceni in Africa. L’altra finalità della donazione era creare legati di maritaggio o di monacazione per le fanciulle sciclitane che dimostrassero di essere parenti del testatore. I legati di maritaggio diventarono importanti a seguito della peste del 1626, quando Scicli perse 8.000 abitanti su 12.000 totali. Nel 1861, con l’unità d’Italia, i legati di monacazione furono definiti “finalità non lecita” e le rendite si accumularono: alla fine dell’800 l’Opera Pia Busacca aveva un avanzo di gestione così ingente da poter essere investito nella costruzione della fogna, dell’acquedotto, per lo sventramento della via Nazionale e del corso Umberto I, e per la costruzione dell’ospedale Busacca.
La città ha bisogno di feste e non potendone istituire di nuove, istituisce commemorazioni che della festa hanno almeno il sapore. Ultimo particolare, non si conosce la data esatta e la causa della morte di Busacca.
Non si conosce neppure il luogo della sepoltura.
Ma prima o poi si troverà, e la città farà una festa.
O una commemorazione.
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