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Una famiglia di maniscalchi, la cui storia professionale inizia nel 1888, nel Sudest siciliano, oggi baciato dal riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Correvano gli ultimi anni dell’Ottocento, e Francesco Celeste esercitava la professione di maniscalco in quel di Rosolini, un piccolo centro a vocazione agricola della provincia di Siracusa, noto per la produzione vinicola e di carrube. Il suo mondo era popolato da cavalli, carrozze, e palafrenieri.
Francesco non avrebbe mai immaginato che cento e più anni dopo il suo cognome sarebbe stato inscindibilmente legato al mondo dei trasporti su ruote, stavolta però del trasporto a motore.
Il figlio, Corrado, a cavallo della prima metà del Novecento, prosegue l’attività del padre. Nel 1959, nella impresa familiare arriva Carmelo, appena quindicenne, che tradisce, almeno in apparenza, la missione di famiglia.
“Decisi di dedicarmi alle auto, cambiando l’attività dell’impresa di famiglia. Diventai elettrauto –racconta Carmelo, oggi sessantenne-. La prima auto che elaborai fu una Fiat 103, avevo diciassette anni”.
Carmelo si trasferisce per due anni nella capitale dell’automobile, Torino, e lì prosegue la sua esperienza formativa. Fa il militare, e tra i commilitoni fa amicizia con Gianni Morandi; nel 1965 torna nella sua Rosolini, dove apre un’officina.
Ma quello dei circuiti elettrici non è solo un lavoro per Carmelo, è una passione. “Studiavo di notte i numeri di Radio Elettra, intuivo che il mondo dell’automobile di lì a poco sarebbe cambiato. Nonostante non avessi potuto proseguire gli studi, capii l’importanza del computer. Nel 1979 acquistai un Amstrad. Le prime esperienze con l’arricchimento di iniezione elettronica in esadecimali, e il tuning li feci con le Peugeot 205, e l’Alfa 164.
Eravamo dei veri e propri pionieri. Intanto, agli inizi degli anni novanta, entrano in azienda i miei due figli, Alessandro (oggi 32enne) e Bruno (ora 26enne). Giocavano a smontare e a rimontare macchine. La prima operazione gli riusciva sempre con successo, la seconda a fasi alterne…”, ricorda con malcelata e benevola ironia il papà.
Nel 1996 la svolta. L’azienda si specializza nella riparazione dei quadri di bordo. Le concessionarie di mezza Sicilia si rivolgono all’Elettronica Celeste per la riparazione e la revisione di centraline elettroniche che in molti casi sono difettose di fabbrica, progettate in maniera errata.
In modo inatteso e per certi aspetti anche casuale avviene il contatto con Diga Consult, azienda tedesca leader nella programmazione dei quadri di bordo. Elettronica Celeste diventa esclusivista in Italia dei prodotti Diga Consult, offrendo assistenza telefonica anche agli elettrauto e agli automobilisti che non erano suoi clienti. Una scelta di generosità, lungimirante.
Passano gli anni ed Elettronica Celeste affianca ai prodotti Diga Consult l’Obd Power, un hardware, un programmatore con un software fornito da Celeste agli elettrauto, che si collegava alla presa diagnosi dell’auto, consentendo la rielaborazione dei dati, inviati dall’elettrauto via mail all’azienda Celeste, e da questi rielaborati per ottimizzare le prestazioni dell’automobile: più prestazioni, meno consumi.
Nel corso degli anni l’evoluzione della ricerca tecnologica ha portato Elettronica Celeste a creare MPower, una centralina aggiuntiva, che offre potenza, una coppia migliore e consumi più bassi.
Grazie all’ultima versione di MPower è possibile decidere quando utilizzare i servizi della centralina tramite un telecomando.
Un call center è al servizio delle officine autorizzate convenzionate con Elettronica Celeste per fornire ogni ragguaglio sulle modalità di installazione delle centraline.
Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, Elettronica Celeste è presente al Motor Show di Bologna con un proprio stand, per mostrare agli appassionati di tuning e di auto la bontà della propria offerta tecnologica, in grado di migliorare del 30% la resa delle auto.
Una storia antica, che guarda con entusiasmo e amore per il lavoro, al futuro.
Correvano gli ultimi anni dell’Ottocento, e Francesco Celeste esercitava la professione di maniscalco in quel di Rosolini, un piccolo centro a vocazione agricola della provincia di Siracusa, noto per la produzione vinicola e di carrube. Il suo mondo era popolato da cavalli, carrozze, e palafrenieri.
Francesco non avrebbe mai immaginato che cento e più anni dopo il suo cognome sarebbe stato inscindibilmente legato al mondo dei trasporti su ruote, stavolta però del trasporto a motore.
Il figlio, Corrado, a cavallo della prima metà del Novecento, prosegue l’attività del padre. Nel 1959, nella impresa familiare arriva Carmelo, appena quindicenne, che tradisce, almeno in apparenza, la missione di famiglia.
“Decisi di dedicarmi alle auto, cambiando l’attività dell’impresa di famiglia. Diventai elettrauto –racconta Carmelo, oggi sessantenne-. La prima auto che elaborai fu una Fiat 103, avevo diciassette anni”.
Carmelo si trasferisce per due anni nella capitale dell’automobile, Torino, e lì prosegue la sua esperienza formativa. Fa il militare, e tra i commilitoni fa amicizia con Gianni Morandi; nel 1965 torna nella sua Rosolini, dove apre un’officina.
Ma quello dei circuiti elettrici non è solo un lavoro per Carmelo, è una passione. “Studiavo di notte i numeri di Radio Elettra, intuivo che il mondo dell’automobile di lì a poco sarebbe cambiato. Nonostante non avessi potuto proseguire gli studi, capii l’importanza del computer. Nel 1979 acquistai un Amstrad. Le prime esperienze con l’arricchimento di iniezione elettronica in esadecimali, e il tuning li feci con le Peugeot 205, e l’Alfa 164.
Eravamo dei veri e propri pionieri. Intanto, agli inizi degli anni novanta, entrano in azienda i miei due figli, Alessandro (oggi 32enne) e Bruno (ora 26enne). Giocavano a smontare e a rimontare macchine. La prima operazione gli riusciva sempre con successo, la seconda a fasi alterne…”, ricorda con malcelata e benevola ironia il papà.
Nel 1996 la svolta. L’azienda si specializza nella riparazione dei quadri di bordo. Le concessionarie di mezza Sicilia si rivolgono all’Elettronica Celeste per la riparazione e la revisione di centraline elettroniche che in molti casi sono difettose di fabbrica, progettate in maniera errata.
In modo inatteso e per certi aspetti anche casuale avviene il contatto con Diga Consult, azienda tedesca leader nella programmazione dei quadri di bordo. Elettronica Celeste diventa esclusivista in Italia dei prodotti Diga Consult, offrendo assistenza telefonica anche agli elettrauto e agli automobilisti che non erano suoi clienti. Una scelta di generosità, lungimirante.
Passano gli anni ed Elettronica Celeste affianca ai prodotti Diga Consult l’Obd Power, un hardware, un programmatore con un software fornito da Celeste agli elettrauto, che si collegava alla presa diagnosi dell’auto, consentendo la rielaborazione dei dati, inviati dall’elettrauto via mail all’azienda Celeste, e da questi rielaborati per ottimizzare le prestazioni dell’automobile: più prestazioni, meno consumi.
Nel corso degli anni l’evoluzione della ricerca tecnologica ha portato Elettronica Celeste a creare MPower, una centralina aggiuntiva, che offre potenza, una coppia migliore e consumi più bassi.
Grazie all’ultima versione di MPower è possibile decidere quando utilizzare i servizi della centralina tramite un telecomando.
Un call center è al servizio delle officine autorizzate convenzionate con Elettronica Celeste per fornire ogni ragguaglio sulle modalità di installazione delle centraline.
Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, Elettronica Celeste è presente al Motor Show di Bologna con un proprio stand, per mostrare agli appassionati di tuning e di auto la bontà della propria offerta tecnologica, in grado di migliorare del 30% la resa delle auto.
Una storia antica, che guarda con entusiasmo e amore per il lavoro, al futuro.
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