di Redazione
Il passaggio del bilancio sembrava particolarmente delicato per la maggioranza che sostiene alla Provincia il governo di Franco Antoci. Il «no», interlocutorio o meno che sia, con il quale il presidente della Provincia e l’Udc hanno liquidato la richiesta di Forza Italia di aggiungere la delega al turismo tra quelle nella disponibilità dell’assessore Mommo Carpentieri, ha irritato il gruppo vicino al senatore Giovanni Mauro e al presidente del Consorzio autostrade Nino Minardo. In aula però Forza Italia si è mostrata compatta, decidendo di votare il bilancio proposto dall’amministrazione e corretto dalla maggioranza con un maxi emendamento.
Il senatore Mauro ha deciso, in questo momento, di non forzare la mano. La vicenda delle deleghe all’assessore Carpentieri non può però definirsi chiusa.
Ieri sera, intanto, la maggioranza è uscita persino rafforzata dal voto sul bilancio. Il Mpa ha infatti approvato maxi emendamento e bilancio anche se il capogruppo Silvio Galizia ha detto all’amministrazione che da oggi non si potranno più accampare alibi. Anche il consigliere Franco Poidomani (Ds) ha unito il suo voto a quelli del centrodestra in un giorno che potrebbe anche avere contraccolpi negli equilibri interni del centrosinistra e del Partito democratico. La candidatura alla presidenza nazionale del Pd di Antonio Di Pietro rischia infatti di creare imbarazzi ai rappresentanti locali di Idv, su posizioni assai distanti (e spesso anche contrapposte) rispetto a quelle di Ds e Margherita.
Il bilancio è stato corretto da un emendamento che ha spostato un milione e 350 mila euro. La modifica è stata illustrata dal consigliere Giovanni Digiacomo e poi approvata dai sedici consiglieri della maggioranza presenti in aula. L’emendamento mette a disposizione maggiori risorse per la Polizia provinciale (357 mila euro), la riqualificazione della fascia costiera (312 mila euro), i servizi sociali (77 mila euro). In precedenza la maggioranza aveva bocciato, pur condividendone il merito, gli emendamenti proposti dai consiglieri Ignazio Abbate, Alessandro Tumino, Venerina Padua, Giuseppe Mustile, tesi a venire incontro alle esigenze di agricoltori, allevatori e artigiani e alla tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Alla fine il bilancio è stato approvato con 17 voti favorevoli e sette contrari. Una mozione, approvata dalla commissione Sviluppo economico relativa alla gestione dei fondi ex Insicem, è stata illustrata dal consigliere Salvatore Mandarà e acclusa agli atti.
Il presidente Franco Antoci non ha nascosto il valore «tecnico» di questo bilancio, sottolineando però la sua decisione di lasciare a questa nuova assemblea l’onere di approvare lo strumento amministrativo di programmazione più importante. Il centrosinistra ha criticato le scelte compiute dalla maggioranza sia nel metodo seguito (la bocciatura di tutte le proposte suggerite dai gruppi di minoranza) che nel merito ritenendo non sufficientemente chiare alcune scelte compiute. «Con un emendamento di questa portata – ha evidenziato Giuseppe Mustile di Rifondazione comunista – nei fatti i consiglieri di maggioranza commissariano l’amministrazione». Giovanni Iacono (Idv) ha invece sottolineato «l’uso improprio delle risorse pubbliche». La replica della maggioranza ha avuto i toni pacati del parlamentare Riccardo Minardo: «Spetta alla maggioranza – ha ricordato – assumersi l’onere delle scelte politiche». Minardo, rispondendo a una sollecitazione del consigliere Alessandro Tumino (Sd), che ventilava la sua adesione al Mpa, ha ribadito: «Sono e resto in Forza Italia».
Al momento delle dichiarazioni di voto la sorpresa di Franco Poidomani che, pur ribadendo le distanze nei confronti della Casa delle libertà, ha deciso di dare il proprio assenso (tuttavia non decisivo nell’economia del risultato) al bilancio tecnico proposto dall’amministrazione Antoci. Una scelta che si presta a diverse interpretazioni e che non mancherà di dare un altro scossone al già traballante impianto del centrosinistra ragusano.
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