Cultura
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20/03/2008 21:46

Politiche 2008. Se Fabrizio fosse ancora tra noi

di Redazione

C’è chi lo vide ridere

davanti al Parlamento,

aspettando l’esplosione

che provasse il suo talento,

c’è chi lo vide piangere

un torrente di vocali,

vedendo esplodere

un chiosco di giornali

 

Fabrizio De André era anarchico. Nei suoi testi spesso si ritrova l’avversione per le parole vane, quelle della politica fine a se stessa, professata solo in nome dell’interesse di parte.

La campagna elettorale in corso è fra le più “parlate e scritte” degli ultimi decenni. Conseguenza soprattutto della rapida e massiccia diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione, specialmente di INTERNET, dei BLOG e dei quotidiani on line, come questo.

 

I leader, gli uomini politici, la classe dirigente italiana “piange un torrente di vocali”, lo riversa sui cittadini.

Le parole sono pietre, armi: si può  vincere con le parole. Utilizzarle come grimaldelli per forzare la realtà, i fatti inoppugnabili.

Le parole hanno quindi assunto in politica una (ir)rilevanza tale da diventare talvolta fini a se stesse: sono state rese “autonome”, auto-referenti, libere da significati. Abolita ogni semantica.

 

Le smentite sono altre parole che annullano e sostituiscono le precedenti, come la legge nuova fa con la vecchia. Ogni ossimoro politico è lecito.

I concetti, la sostanza delle cose cambia troppo repentinamente ed è in atto un gioco al rialzo: a chi promette di più, senza riflettere, senza alcun pudore o riguardo per la realtà, per la sua stessa storia umana, personale e politica.

In tema di smentite il cavaliere è irraggiungibile. L’ultima domenica sulle pensioni. Prima ha dichiarato che “Prodi ha disequilibrato i conti tanto che una volta vinte le elezioni ci toccherà mettere mano ancora alle pensioni ripristinando la Maroni, con tanto di scalone, e magari non basta neanche e si dovrà fare altro”.

 

 

Dal Cavaliere ci aspettiamo il massimo: dare prima la smentita e poi l’affermazione.

Parole eteree senza peso, come l’insostenibile leggerezza dell’essere. Che importa… subito dopo saranno dimenticate, coperte, seppellite da altre parole.

I cittadini sono portati a dimenticare. Non si spiegano altrimenti le candidature di personaggi implicati in tangentopoli o l’affidamento ad essi di segreterie di partito.

Tutto coperto dalle parole, dai fatti sopravvenuti, dagli indulti, dalle prescrizioni dei reati.

Berlusconi ha dichiarato che in caso di vittoria del PDL, l’attuale Legge sulla par condicio sarà abolita.

 

Detto da un candidato Premier che è continuamente presente nei programmi della sue televisioni e delle reti pubbliche della RAI, sembra alquanto paradossale.

Ma sono parole, poi ricorda che Casini non gli ha consentito di cambiare questa legge. Ma Bossi e Fini glielo consentiranno? Solo parole.

E’ tornato sul “voto utile” invitando a votare per il PDL e implicitamente per il PD, perché queste sono le due uniche forze in grado di esprimere una maggioranza (anche relativa).

Letteralmente Berlusconi ha dichiarato che “le uniche due forze che possono vincere siamo noi o il Pd. Quindi se un elettore del centrodestra vuole impedire la vittoria della sinistra l’unica possibilità è votare per il Pdl per non fare il gioco di Veltroni”.

Questo è l’esempio più clamoroso dell’utilizzo estemporaneo delle parole, e di quanto sia pericoloso proferirle senza adeguata riflessione.

 

O è un autogol, o a ragione Casini nel dire che questo prepara le “Larghe intese”. Peggio: è possibile ipotizzare che questo concetto serva solo a rafforzare il “votate per me” perché non c’è alternativa, ma finisce per fare il gioco dell’avversario perché la dispersione tutto sommato, in questa fase favorirebbe proprio il PDL.

Veltroni parla dei costi della politica definendoli insostenibili: 51 partiti e 31 giornali finanziati con denaro pubblico.

Ha ragione. Ma lui dov’era nei 40 anni in cui si è consolidato tutto questo? Non è forse stato vice Premier, non era in politica mentre ciò avveniva?

Ancora le parole che prendono il sopravvento sulla storia delle cose. La piazza vuole sentire queste frasi e qualcuno le dice.

 

Così prende bacchettate da Cesare Salvi: “Meglio tardi che mai, siamo contenti che Veltroni abbia deciso di copiare il programma di Sinistra Arcobaleno sui tagli ai costi della politica, anche se si era dimenticato di scriverlo nel suo”.

Interviene anche Gennaro Migliore: “Veltroni si è dimenticato che proprio i suoi parlamentari si sono opposti all’approvazione delle proposte di legge depositate in Parlamento, a partire da quelle di Rifondazione comunista, che prevedono l’introduzione dei tetti salariali per gli stipendi dei parlamentari e dei manager pubblici: un vero scandalo della disuguaglianza retributiva nel nostro Paese”.

 

Ancora Veltroni: “in questo paese chi sbaglia deve pagare”. Si riferisce all’incidente con due morti, provocato da un ubriaco.

Ma dov’era Veltroni quando si approvava l’indulto? Quando per anni si è lavorato per abolire “d’Ufficio” in Italia la certezza della pena, anche attraverso la lentezza dei processi penali e l’intervento continuo della prescrizione?

Continua: “ho visto Ministri che hanno manifestato contro il governo (Prodi) di cui facevano parte”. Ma lui quel governo ha sostenuto fino all’ultimo respiro. Parole.

Per Fini centrale il problema della casa: “Noi prevediamo di mettere sul mercato un grande numero di alloggi in affitto a prezzi bassi”. Che significa? Chi paga? Si può fare e perché non lo ha fatto in cinque anni di governo?

Pecoraio Scanio gli inceneritori li vuole o no? Quando è all’opposizione sembra di no. Quando è al governo si, ma non si realizzano lo stesso.

 

Io non ho più parole da dire né da dare, ma versi altrui:

In nessun luogo andai

per niente ti pensai

e nulla ti mandai

per mio ricordo.

Sul bordo m’affacciai

d’abissi belli assai.

Su un dolce tedio a sdraio

amore ti ignorai

invece costeggiai

i lungomai.

M’estasiai,

ti spensierati

m’estasiai

eeh e si spostò

la tua testa estranea

che rotolò.

(Versi di Pasquale Panella per Lucio battisti “Le cose che pensano”).

 

Fonte: Siciliainformazioni.com