di Redazione

Scicli – “Ditelo al Dipartimento della Protezione Civile di Ragusa, che a noi a questo punto non interessa né un porto nuovo né la messa in sicurezza di questo. Ci basta un pennello che protegga la bocca della diga foranea dalle correnti di levante”.
I pescatori di Donnalucata sono a braccia conserte. Guardano la pala meccanica inviata dal Comune che solleva le alghe dal sito dell’abbrivio delle barche e le accatasta in un angolo. Le forti mareggiate dei giorni scorsi hanno portato sabbia e alghe dentro l’imbuto del porticciolo, e ieri mattino all’alba era chiaro che non sarebbe stato possibile salpare. L’assessore alle manutenzioni del Comune di Scicli, Raffaele Giannone, ha inviato una forza lavoro per affrontare l’emergenza, per impedire che le alghe, ammassandosi, ostruiscano definitivamente la diga foranea.
“Con le prime piogge e le prime mareggiate –racconta un pescatore – finisce sempre così. Il problema sono le correnti di levante, che sospingono alghe e sabbia dentro la diga, e a noi impediscono di andare a lavorare. Se gli ambientalisti non vogliono il nuovo porto, perché loro abitano in viale della Repubblica e gli da’ fastidio la visuale, a noi sta anche bene che non si faccia un nuovo porto. Ci sta bene che non si metta in sicurezza il porto attuale. Una cosa sola chiediamo al Dipartimento di Protezione Civile. Che almeno pensi a fare un pennello in grado di arginare le correnti di levante, che insaccano le alghe nella bocca del porticciolo. Solo questo chiediamo”.
Il tepore della giornata autunnale lenisce la disillusione di questi lavoratori, qualcuno dei quali è tentato di andare a Marina di Ragusa, nel nuovo porto, a chiedere ospitalità. “Noi siamo di Donnalucata e a Donnalucata vogliamo lavorare –dice un altro-. Non ci interessa emigrare a Marina di Ragusa. La Protezione Civile sblocchi il progetto, non possiamo chiedere al Comune o alla Provincia di intervenire ogni due giorni. Il problema lo conosciamo. Così come è fatto il porto si insabbia. Serve una soluzione, anche di piccola portata, come un nuovo braccio. Ma che qualcuno decida di prendere una decisione”.
© Riproduzione riservata