Attualità
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07/02/2011 20:14

Presidi siciliani, la storia infinita del concorso annullato

La competenza tra il Cga e il Consiglio di Stato

di Redazione

Catania – Altra puntata sul concorso annullato dei presidi siciliani: infatti, il Cga, dopo avere sospeso le prove di concorso volute dalla leggina sanatoria promossa dall’on. Siragusa e altri parlamentari, ha emesso lo scorso 2 febbraio una nuova ordinanza interlocutoria, in vista dell’udienza di merito fissata per il 18 maggio. 
In primo luogo viene di fatto rigettata la «ricusazione» del magistrato-presidente de Cga, Virgilio. I dirigenti scolastici «congelati» avevano avanzato, attraverso i loro avvocati, una sorta di incompatibilità del magistrato, che è stata ritenuta insussistente, in quanto non si tratta di gradi diversi di giudizio: pertanto nulla osta che lo stesso giudice si sia già pronunciato nei collegi giudicanti riguardanti lo stesso caso. 
Il contenzioso cardine si sposta ora sulla competenza dell’organo giurisdizionale che si dovrà pronunciare su questa storia infinita del concorso siciliano dei dirigenti scolastici. Dopo che il Cga ha dato ragione ai ricorrenti, annullando le prove concorsuali, si tratta ora di capire se gli atti consequenziali della legge Siragusa rientrino nella medesima competenza del Cga o se invece, come sperato dai presidi «congelati», tutto deve passare attraverso il Consiglio di Stato o il Tar del Lazio o di Palermo. 
Nel frattempo questo nuovo inasprimento del contenzioso dovrà essere portato a conoscenza di tutti i partecipanti a quel concorso e il Cga ha ordinato, nell’impossibilità di una notifica individuate agli oltre 1.000 candidati, l’utilizzazione del «pubblico proclama» attraverso la diffusione tramite «Gazzette Ufficiali», nazionale e regionale, nonché pubblicazione presso albi e quotidiani. 
In attesa delle determinazioni dei vertici della magistratura amministrativa, ci si augura che si possa ragionevolmente trovare una risposta rispettosa del diritto e dei canoni di correttezza e trasparenza di cui ha bisogno non solo la scuola, ma l’intera Regione, nell’interesse delle nuove generazioni.