Giudiziaria
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07/02/2009 15:03

Presunto stupro a Vittoria, nega il tunisino arrestato

di Redazione

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Ragusa – Ha negato ogni addebito davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, Vincenzo Ignaccolo, il tunisino Faycel Tourka accusato di stupro nei confronti di una ragazza romena, ma anche di sequestro di persona e di rapina, oltre che di inosservanza alla legge Bossi-Fini. Il nordafricano è stato interrogato all’interno del carcere di contrada Pendente a Ragusa alla presenza dell’avvocato d’ufficio Valentino Coria. Nel corso dell’interrogatorio il fermato ha fornito una diversa versione dei fatti rispondendo alle domande dal Gip. Per tale motivo il giudice Ignaccolo s’è riservato di decidere la convalida del fermo. Decisione che arriverà entro le 13 di sabato. Per quanto riguarda il fronte delle indagini, Squadra Mobile e Polizia di Vittoria sono alla ricerca degli altri tunisini che avrebbero partecipato al reato contestato. Per la cronaca, Faycel Tourka è stato tratto in fermo d’indiziato di delitto mentre era nascosto dentro un armadio del casolare non molto distante dal luogo della violenza sessuale. Con lui, riconosciuto dalle presunte vittime, c’erano anche altri 6 clandestini. Uno è stato arrestato e successivamente assolto per mancanza delle motivazione nel decreto di espulsione, per gli altri sono state avviate le pratiche per l’espulsione.

Secondo gli investigatori Faycel è uno dei due nordafricani che, pistola in pugno, hanno preso la donna e a bordo di uno scooter l’hanno portata in un casolare, mentre un altro connazionale teneva bloccato il suo convivente vicino al locale Dolce Vita, dove la coppia aveva trascorso la serata e da cui stava uscendo quando è stata bloccata. I due rumeni, 26 anni lui, 22 lei, sono occupati in un’azienda agricola della zona e sono conosciuti come persone tranquille. Il fermo è stato dettato dal pericolo di fuga visto che l’indagato è clandestino.

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