Cronaca
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14/11/2010 00:10

Prete e perpetua avvelenati da tisana

La donna è stata ricoverata in Rianimazione

di Saro Cannizzaro

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Ispica – Prete e perpetua “avvelenati” da una tisana. Il prelato è ancora ricoverato all’ospedale Maggiore di Modica, la donna è stata dimessa in questi giorni dopo essere stata ricoverata in Rianimazione.

La vicenda risale ad alcuni giorni fa, ma è diventata di dominio pubblico in queste ore dopo che l’assistente del sacerdote è potuta tornare a casa mentre quest’ultimo, ancora ricoverato, ha lottato seriamente tra la morte e la vita anche perché in avanzata età.

La donna, alcune sere fa, come faceva spesso, aveva preparato una tisana calda con delle erbe. Entrambi si erano seduti davanti ad un tavolo. Dopo averla sorseggiata e poi bevuta interamente hanno cominciato ad accusare forti dolori che si sono trasformati, poi, in fitte lancinanti fino a portarli ad avere delle allucinazioni. Sono riusciti a lanciare l’allarme alla Guardia Medica di Ispica. Dai sintomi, il medico di turno ha intuito che si poteva trattare di avvelenamento anche perché i due, lucidi a sprazzi, avevano confessato di avere ingerito il liquido indicando il tipo di erba che, poi, è risultata essere velenosa. Il medico, a questo punto, ha allertato il 118 che con un’ambulanza ha provveduto all’immediato trasferimento presso il nosocomio di Modica dove sono giunti in gravi condizioni. E’ stato necessario richiedere l’antidoto all’Ospedale di Caltanissetta. La donna è stata ricoverata in Rianimazione. Il sacerdote, novantenne, in un altro reparto. La situazione è, successivamente, rientrata tant’è che la perpetua è stata dimessa mentre il prelato è ancora ricoverato.