di Redazione

Ad aprire i lavori il presidente provinciale di Cna costruzioni, Bartolo Alecci, che ha parlato della indispensabilità di attivare le procedure per cantierare subito le opere appaltabili, di reperire nuove risorse da destinare agli enti locali per opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, edifici pubblici, scuole, fognature, arredo urbano.
Alecci ha pure chiesto ad Ammatuna e Ragusa di farsi parte attiva per contribuire all’accelerazione delle procedure di spesa della Regione a partire dai fondi del Por 2007-2013. Il responsabile organizzativo provinciale della Cna costruzioni, Vittorio Schininà, ha rincarato ulteriormente la dose lamentando il forte ritardo nella pubblicazione del nuovo prezziario regionale, circostanza che incide in maniera pesante sui bilanci delle imprese, costretti a sostenere costi superiori a quanto sarà loro rimborsato.
“Ecco perché è necessario – ha detto Schininà – adoperarsi per aprire una discussione sull’eventuale reintroduzione di un meccanismo della revisione di prezzi in corso d’opera, per fare fronte alle continue evoluzioni tariffarie e di mercato”. Schininà, inoltre, ha puntato l’indice sulla necessità di avviare una revisione ragionata ed efficace della legge sugli appalti così come è indispensabile comprendere quale sorte riservare alla Cru, struttura elefantiaca, più politica che tecnica, che intralcia la crescita e lo sviluppo sostenibile delle pmi del settore edilizio. Lo stesso responsabile provinciale della Cna costruzioni, poi, si è espresso affinchè vengano premiate le imprese sane, avviando al contempo una concreta penalizzazione per chi non è in regola.
Nel suo intervento, il sindaco di Scicli ha menzionato le opere già appaltate sul proprio territorio e le altre in fase di finanziamento. “Siamo una piccola città – ha detto il primo cittadino – ma ciò non toglie che la carne al fuoco, pur tra tutte le difficoltà con cui ci confrontiamo, sia parecchia. Stiamo ponendo le basi per garantire una risposta puntuale sul fronte dei lavori pubblici. Lo faremo ancora di più con il Piano particolareggiato dei centri storici e con altri strumenti che riempiranno di contenuti il Prg”.
L’on. Ammatuna ha menzionato i fondi Fas, chiarendo che chiederà tempi certi alla Regione per l’utilizzo di ingenti risorse economiche di cui potranno beneficiare anche le realtà imprenditoriali locali. “Ma c’è bisogno di coerenza a Palermo – ha detto – perché, in questi ultimi mesi, abbiamo assistito, anche su argomenti di fondamentale importanza che riguardano le pmi del settore edilizio, a proposte contraddittorie tra la maggioranza all’Ars e il Governo. Così non può andare”.
Il deputato regionale Ragusa, invece, ha rilanciato la proposta di creare un tavolo interistituzionale attorno a cui far sedere tutti i rappresentanti degli enti locali, territoriali e non, dell’area iblea così da coordinare le manovre necessarie per far andare in appalto quei progetti ancora fermi al palo. “Solo così – ha chiarito Ragusa – si può sperare di far rimettere in moto l’economia”.
Mentre Scannavino ha lamentato la gravità del quadro complessivo, con numerose imprese che, in questo periodo, stanno facendo ricorso alla Cassa integrazione (“anticamera del licenziamento – ha detto), con Aquila che ha chiesto un rafforzamento ed una estensione degli ammortizzatori sociali, mentre Spadaccino ha invocato, come nel 1993, la convocazione di un tavolo in Prefettura con tutti gli attori del comparto per esaminare la complessità della situazione, la chiusura dei lavori è stata affidata al presidente provinciale della Cna, Giuseppe Cascone. Quest’ultimo ha manifestato la disponibilità dell’intera organizzazione di categoria a formare un fronte comune con i rappresentanti politici e istituzionali per portare avanti le rivendicazioni del territorio a Palermo come a Roma. “Se così non sarà – ha chiarito Cascone – perderemo numerose occasioni. E, in un periodo di crisi come l’attuale, non possiamo permettercelo”.
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