di Redazione
“Separare le carriere. Non solo in magistratura ma anche tra commissionari, produttori e commercianti al mercato ortofrutticolo di contrada Spinello”. E’ la proposta che fanno alcuni operatori, alla luce del recente studio consegnato dal professor Harald Bonura sulla società mista del mercato, e oggetto di grande dibattito in questi giorni. Quasi tutti i “commissionari” rivestono nello stesso momento tre figure professionali: produttore-commissionario-commerciante, il che significa che nello stesso momento la stessa persona produce, decide il prezzo del prodotto, lo vende a se stesso per poi rivenderlo ad un prezzo superiore ad un altro commerciante. “La stessa persona in qualità di commissionario guadagna il 10-12-14% sul produttore, mentre in qualità di commerciante guadagna ulteriormente nei confronti sempre del semplice produttore” –dice un imprenditore agricolo-. E il prodotto in proprio? “Questo o prende dei canali commerciali privilegiati o serve per i giochini di abbassare o alzare il prezzo del prodotto del produttore semplice nei diversi periodi dell’anno. Insomma chi ci rimette è sempre e solo il semplice produttore. Sarebbe bello comunque sapere quanto ci guadagna effettivamente su un chilo di prodotto la figura del produttore-commissionario-commerciante ed a quanto ammonta la speculazione sul semplice produttore! Mi auguro che questo Bonura nel suo studio della società mista per la gestione del mercato di contrada Spinello, sia stato informato di questa situazione poco piacevole e poco gradita dai produttori. Ma poi il mercato di contrada Spinello non è già gestito dal pubblico e dal privato insieme? E’ vero comunque che i commissionari sono stati costretti a costruirsi (a loro spese), entro un termine ben preciso imposto dal Comune, i box al nuovo mercato, avviando questa nuova struttura senza un regolamento, senza servizi, senza un custode o un servizio di sorveglianza (al punto che dopo qualche settimana dall’apertura hanno derubato tutti i box), incompleto (visto che possono costruirsi altri box e vi sono nuovi soggetti che aspettano in graduatoria da anni, incrementando così il commercio) ed ancora privo di strutture essenziali. Dicono che è stata avviata l’assegnazione, ma il mercato è già attivo da diversi anni ormai”.
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