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26/06/2025 08:03

Proprietà dell’allantoina e sul suo uso nei cosmetici

Cos’è l’allantoina e da dove proviene

di Redazione

L’allantoina è un composto dalle origini naturali e dalle molteplici applicazioni, noto soprattutto per le sue proprietà lenitive e riparatrici. Presente in numerosi prodotti per la cura della pelle, è apprezzata per la sua efficacia nel trattare arrossamenti, secchezza e irritazioni cutanee. Utilizzata da decenni nell’industria dermatologica e cosmetica, l’allantoina si è progressivamente affermata come ingrediente chiave nella formulazione di numerosi trattamenti topici destinati alla pelle sensibile o compromessa. Nonostante il suo impiego diffuso, resta poco conosciuta dal grande pubblico, motivo per cui è utile approfondirne le caratteristiche e comprendere le ragioni della sua presenza in così tanti preparati cosmetici.

Cos’è l’allantoina e da dove proviene

L’allantoina è un composto chimico naturalmente presente in diverse piante, tra cui la consolida maggiore (Symphytum officinale), ma può essere ottenuta anche per sintesi a partire dall’acido urico. Il suo nome deriva dall’allantoide, una struttura embrionale negli animali, dove fu identificata per la prima volta nel XIX secolo. Oggi viene impiegata soprattutto nella sua forma sintetica, sicura, stabile e adatta anche alle pelli più delicate.

Dal punto di vista chimico, l’allantoina è una diureide dell’acido glicossilico e si presenta come una polvere bianca, inodore e solubile in acqua calda. Le sue qualità sono state esplorate e valorizzate a partire dagli anni ’30, periodo in cui cominciarono a diffondersi i primi preparati dermatologici contenenti questa molecola. Il suo potenziale rigenerante e protettivo ha reso l’allantoina un ingrediente molto utilizzato, tanto nei prodotti farmaceutici quanto nei cosmetici.

Azione sulla pelle: proprietà lenitive e rigenerative

L’efficacia dell’allantoina si basa su una serie di effetti benefici comprovati a livello dermatologico. Prima di tutto, questa sostanza favorisce il processo di rigenerazione cutanea stimolando la proliferazione cellulare. Tale azione accelera il rinnovamento dell’epidermide e contribuisce alla guarigione di microlesioni, abrasioni o irritazioni superficiali. Proprio per questa ragione, è spesso presente nelle formulazioni pensate per pelli danneggiate, sensibili o soggette a rossori.

Un’altra importante proprietà dell’allantoina è la sua capacità di lenire la pelle infiammata. Grazie al suo effetto calmante, aiuta a ridurre prurito e bruciore, risultando particolarmente utile nei casi di dermatite, eccessiva esposizione al sole o rasature aggressive. Inoltre, agisce come un leggero cheratolitico, contribuendo a rimuovere le cellule morte dello strato corneo e migliorando la texture cutanea.

La funzione idratante dell’allantoina è un ulteriore aspetto che ne giustifica l’uso in molti preparati dermocosmetici. Anche se non è un umettante nel senso classico del termine, crea un microambiente favorevole all’idratazione cutanea, impedendo l’evaporazione dell’acqua e mantenendo la pelle morbida e levigata.

Applicazioni nei cosmetici moderni

Oggi l’allantoina viene incorporata in una vasta gamma di prodotti per la cura della pelle e dei capelli. La sua versatilità permette di utilizzarla in creme viso, lozioni corpo, doposole, prodotti per la rasatura, deodoranti, trucchi e persino dentifrici. Nei cosmetici con allantoina, questo ingrediente svolge spesso una funzione di supporto, potenziando l’azione di altri attivi idratanti o lenitivi come pantenolo, aloe vera e ceramidi.

Nonostante sia generalmente ben tollerata, l’allantoina viene utilizzata in concentrazioni moderate, di solito comprese tra lo 0,2% e il 2%. Tale dosaggio è sufficiente per ottenere risultati visibili senza compromettere la sicurezza del prodotto. La sua compatibilità con altri ingredienti funzionali la rende ideale anche per formulazioni destinate a pelli sensibili o con tendenza atopica.

Un altro aspetto interessante riguarda la sua presenza in prodotti pensati per il post-trattamento dermatologico. Dopo peeling chimici, laser o microdermoabrasioni, la pelle può risultare fragile e vulnerabile. In questi casi, l’uso di creme contenenti allantoina aiuta a ridurre il disagio e a ripristinare più rapidamente la barriera cutanea.

Differenze tra uso topico e integrazione sistemica

Sebbene l’allantoina sia nota principalmente per il suo impiego topico, esistono anche tentativi di utilizzo in ambito sistemico, soprattutto nella medicina veterinaria. Tuttavia, nel settore umano, l’interesse resta fortemente concentrato sulla sua efficacia a livello cutaneo. A differenza di altri ingredienti attivi che possono essere somministrati per via orale, l’allantoina non è considerata un integratore e non viene assunta a livello sistemico per migliorare la salute della pelle.

Nei prodotti ad applicazione esterna, l’assorbimento dell’allantoina da parte dell’epidermide è sufficiente a garantire un’azione mirata e localizzata. La sua penetrazione avviene negli strati superficiali della pelle, dove può svolgere le sue funzioni protettive, rigeneranti e normalizzanti. Questo approccio riduce al minimo il rischio di effetti collaterali e rende l’allantoina una scelta sicura per un uso quotidiano, anche su zone sensibili come il viso o il contorno occhi.

Studio e sicurezza dermatologica

Diversi studi hanno confermato il profilo di sicurezza dell’allantoina. È considerata non irritante, non sensibilizzante e adatta anche a soggetti con pelle reattiva. Non sono emerse controindicazioni particolari, se non in rari casi di allergie individuali. Per queste ragioni, l’allantoina è inserita in molte linee dermocosmetiche rivolte a bambini, anziani o persone con problematiche cutanee specifiche.

Nel contesto regolatorio europeo, l’allantoina è approvata come ingrediente cosmetico e non richiede particolari restrizioni d’uso, purché le concentrazioni rimangano entro i limiti consigliati. Questa condizione ha contribuito alla sua diffusione capillare nei prodotti venduti in farmacia, erboristeria e profumeria.

Sotto il profilo della sostenibilità, la versione sintetica dell’allantoina viene oggi preferita anche per ridurre l’impatto ambientale legato alla raccolta delle piante officinali. La produzione in laboratorio consente una maggiore purezza e una disponibilità costante, senza compromettere la qualità finale del prodotto.