Cronaca
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17/03/2008 00:51

Quel ragazzo è nostro. Pugni e calci alla contendente

di Redazione

Meteo: Ragusa 9°C Weather non aggiornato

«Quel ragazzo è nostro e tu devi starne alla larga».

E giù botte e insulti da far impallidire il più accanito bestemmiatore.

A gridarlo a squarciagola sono un gruppo di ragazze (tre o quattro) partite in missione punitiva da Comiso e arrivate in un istituto superiore di Ragusa.

La vittima è una ragazzina di 15 anni finita al Pronto soccorso dell’ospedale Civile con lividi vari e una ciocca di capelli in meno. Due giorni la prognosi di un gesto di violenza di gruppo che in città sembra non avere precedenti.

Venerdì scorso è l’ora della ricreazione e i ragazzi dell’istituto hanno l’abitudine di uscire, nonostante il reiterato divieto del preside, nel cortile antistante l’edificio. In effetti, la giornata di sole invita a una pausa all’aria aperta. Il branco si mescola alla folla e, una volta individuata la preda, comincia a urlare, si fa spazio nel mucchio e accerchia la ragazzina prendendo tutti alla sprovvista.

Volano calci, pugni e schiaffi scaturiti, per quello che i presenti sono riusciti a capire, da una serie di messaggi che l’ignara vittima avrebbe scambiato sul cellulare con il ragazzo conteso risultato essere una «proprietà» del branco. L’intervento di due bidelli non riesce a calmare le ragazze che non intendono mollare la preda e dopo aver tentato di malmenare pure i difensori, uno dei quali ha riportato qualche livido e diversi graffi in un braccio, si allontanano minacciando che «questo è solo l’antipasto». La ragazzina rimane tramortita a terra e con la testa sanguinante. Le ferite si rivelano fortunatamente lievi.

A lei rimane un trauma psicologico e tanta paura. Agli altri, la sensazione di vivere in un mondo in cui il disagio ha preso il sopravvento, sfociando in assurde manifestazioni di violenza che non conoscono sesso né età.