Economia
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11/08/2025 12:56

Ragusa Ibla, meno 35 % di turisti, ma il dato è omogeneo in Sicilia orientale

Un mese di luglio disastroso

di Redazione

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Ragusa –  Un luglio disastroso:

Ragusa Ibla affronta una stagione turistica segnata da profonde difficoltà che destano preoccupazione tra gli operatori economici. Secondo quanto è stato possibile raccogliere dalla viva voce di numerosi commercianti e ristoratori della città antica, il calo di presenze registrato nello scorso mese, luglio 2025, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si attesta tra il 30 e il 35%. Un dato allarmante, che colpisce in modo particolare il comparto della ristorazione, tradizionalmente motore della vita sociale ed economica del quartiere.

Il problema è in verità la classe media. Questa amplissima fascia di popolazione avverte un senso di declassamento sociale.

Il reddito reale, che si sta progressivamente indebolendo, nonostante quello nominale sia in crescita. Gli aumenti contrattuali non hanno recuperato l’inflazione, la pressione fiscale è ancora significativa, il potere d’acquisto è un po’ come le spiagge di questi tempi: depresso.

Così su Il Resto del Carlino si racconta di Riccione e altre città sul mare dove la sensazione è che la “diminuzione del potere d’acquisto” costringe le famiglie a rinunciare alle vacanze o, al massimo, a cambiare abitudini, a rinunciare alla mezza pensione, alla settimana completa. Lo stesso succede lungo la Costiera Amalfitana. La riduzione dei consumi dietro il calo, dunque. Ma non solo.

Il Corriere della Sera qualche settimana fa ha pubblicato la lettera di un lettore che si lamentava di quanto fosse “difficile” raggiungere Noto dall’aeroporto di Catania.

E la crisi dell’aeroporto di Comiso ha un peso anche in questa vicenda.