Cosa succede se si mettono a confronto il reddito ufficiale prodotto nel 2008 e 7 indicatori di consumo?
Ragusa risulta ultima in Italia, con una larga forbice fra reddito ufficiale e dati di consumo. Un articolo del Sole 24 Ore di lunedì fotografa la situazione facendo riferimento al 2008.
Dalla ricerca condotta dal centro studi Sintesi si conferma che la ricchezza si concentra nelle regioni italiane del Nord, ma emerge un problema nel rapporto fra i livelli di reddito ufficiali e le dinamiche effettive dei consumi.
In pratica al Sud si dichiarano al Fisco redditi inferiori al reale. Questa si chiama “evasione fiscale” ed il redditometro pubblicato dal Sole 24 Ore deve mettere in allarme la coscienza dei ragusani. L’indice che misura le differenze fra reddito e consumi dà un risultato che registra la potenziale evasione fiscale che permette un tenore di vita mediamente superiore al reddito medio dei cittadini della provincia iblea.
Come indicatori di benessere sono stati considerati i consumi alimentari procapite, il consumo di energia elettrica procapite, quello di benzina, la percentuale di autovetture di cilindrata superiore ai 2 mila cc, il numero di autovetture circolanti per 100 abitanti, la media della variazione percentuale dei depositi bancari negli ultimi tre anni e la quota delle abitazioni di pregio (A1, A8 e A9).
Cosa emerge dai dati del 2008? Mentre a Bolzano lo indice fattoriale di scostamento tra reddito e benessere espresso è di + 1,41 e a Bologna di + 1,18, a Ragusa ci si attesta su – 1,71. La provincia iblea è ultima in Italia, alle spalle di Catania e preceduta anche da Siracusa e Messina.
A Ragusa circola quasi il 30% di auto in più rispetto a Genova o Bolzano, eppure il reddito disponibile pro capite è pari a 13.181,40 euro, quasi la metà rispetto ai 24.373,50 euro di Milano.
Eppure ogni ragusano consuma 916,40 litri di benzina per spostarsi, tantissimi anche a confronto con la penultima delle città italiane, Catania, i cui abitanti bruciano 591,30 litri di carburante per muoversi in vettura.
L’andazzo potrebbe essere bloccato dalla lotta all’evasione fiscale che avrà come “arma” il redditometro e il federalismo fiscale che dovrebbero mettere i Comuni nelle condizioni di effettuare maggiori controlli e più efficaci, specie sull’evasione immobiliare, prevedendo multe e sanzioni elevatissime per i proprietari di immobili che affittano in nero.
Altre misure dovrebbero essere assunte per la lotta all’evasione dell’Iva.
Ragusani, popolo di evasori
Un popolo di “evasori”. Quella di Ragusa, secondo un’indagine del Centro studi «Sintesi», pubblicata ieri sul quotidiano economico «Il sole-24 ore», si confermerebbe la provincia italiana con il più alto indice di potenziale evasione fiscale. Questo, almeno, secondo i parametri cui ha fatto ricorso la società che ha sviluppato l’analisi. Una ricerca sostanzialmente incentrata su capacità di spesa e tenore di vita, da un lato, e reddito dichiarato dall’altro.
Il centro studi «Sintesi», in particolare, ha preso in esame, sette variabili per focalizzare la capacità di spesa dei cittadini contribuenti: ossia, i consumi alimentari pro capite; quelli di energia elettrica; il consumo di carburante; la percentuale di autovetture circolanti per ogni 100 abitanti; la percentuale di, autovetture di oltre 2000 di cilindrata in rapporto al parco macchine circolanti; la variazione percentuale dei depositi nel triennio e la quota percentuale di abitazioni di pregio sul totale di quelli censite.
Questo metodo di ricerca, che mette in rilievo la differenza tra il reddito dichiarato e il “reale” livello di benessere del territorio, pone, addirittura per il secondo anno consecutivo, la nostra provincia in cima alla classifica della potenziale evasione. Un dato, invero, non solo che si reitera, ma che ha messo sul chi vive anche le autorità preposte ad accertare i reati tributari. Anche di recente, infatti, il comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Francesco Fallica, ha esplicitamente fatto riferimento all’anomalo rapporto sussistente in provincia tra reddito disponibile e indicatori del consumo e del benessere.
Il problema, d’altro canto, è ormai cronico visto che la dinamica 2006-2008 mostra non solo in provincia di Ragusa, ma in tutta l’Italia meridionale, il persistere dell’anomalia. Secondo «Il sole-24 ore», il nodo dei redditi sommersi, figlio in buona misura del lavoro irregolare, è una delle manifestazioni della presunta infedeltà fiscale del Sud-Italia. Esperienza empirica e dati analitici, invero, confermano che la ricchezza si concentra soprattutto al Nord, ma il problema è nel rapporto tra livelli ufficiali di reddito e dinamiche effettive dei consumi che, per l’appunto, costituisce comunque una spia della possibile evasione. In altri termini, l’evasione non è concentrata solo al Sud, ma la succitata spia offre molti spunti di riflessione.
Di certo è che il governo sembrerebbe puntare proprio sul redditometro e sugli incroci telematici tra i dati relativi a redditi, abitazioni, prestazioni sociali e beni di consumo per combattere . Insomma, chi va in giro con un costoso Suv o mette in mostra in porto una fiammante imbarcazione, l’accertamento è pressoché scontato.
Come si determina il “primato”, invero, poco rassicuramente, della nostra provincia? A fronte di un reddito disponibile pro capite di poco meno di 13 mila e 200 euro (oltre 22 mila e 200 mila nella “fedelissima” Bolzano), i consumi alimentari degli iblei ammontano a 2454 euro pro capite (2255 a Bolzano); quelli elettrici a 1200 euro (1061 a Bolzano); il consumo di carburante è pari a 916 litri pro capite (meno di 532 litri a Bolzano); le auto con cilindrata superiore a 2000 cc rappresentano il 6.31 per cento (12.27 per cento a Bolzano), ma risultano immatricolate quasi 64 auto ogni 100 abitanti (meno di 52 a Bolzano); i depositi sono cresciuti nel triennio del 2.38 per cento (a Bolzano dello 0.80 per cento) mentre la case di pregio in provincia rappresentano lo 0.12 per cento (a Bolzano lo 0.26 per cento). L’indice di scostamento tra reddito disponibile e benessere è dunque pari a meno 1.71 per Ragusa, mentre è positivo di 1.41 per Bolzano.
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