Verso il ballottaggio tra due progetti
di Gazzettadelsud


Ragusa – Sarà un referendum cittadino a stabilire quale dei due progetti, giunti ex aequo al primo posto del concorso di idee, “vestirà” palazzo Ina e darà un nuovo volto a piazza San Giovanni. La commissione scientifica, presieduta da Paolo Portoghesi, ha giudicato parimenti validi gli elaborati prodotti dall’architetto Andrea Santacroce di Caserta e dall’architetto e ingegnere Gian Luigi Sylos Labini di Bari.
I due progetti sono stati definiti entrambi innovativi e di livello. Ridisegnano non solo il prospetto del palazzo, ma anche gli interni che, da uffici, dovranno diventare un albergo a cinque stelle, con 40 stanze, sale conferenza e spazi di pertinenza fruibili anche dalla città. Entrambe le soluzioni soddisfano la richiesta di dare un nuovo aspetto alla piazza, lasciando in primo piano sia la cattedrale e che la chiesa della Badia. Previsti (a carico del privato che realizzerà l’albergo) tra gli otto e i dieci milioni di investimento ai quali occorrerà aggiungere la somma necessaria a realizzare, in un’altra parte della città (quasi certamente all’ex consorzio agrario) gli uffici del comune oggi ospitati a palazzo Ina. Spetterà sempre al privato completare l’arredo urbano di piazza San Giovanni.
Il progetto dell’architetto Santacroce si presenta in maniera più sobria. Prevede un investimento di otto milioni di euro e la facciata, così come ha spiegato il dirigente Giorgio Colosi, che ricalca l’architettura post anni Cinquanta. La proposta dello studio di Sylos Labini è apparsa, invece, alla commissione più innovativa. Si ispira, ha detto Colosi, alla logica della trasparenza. Questo elaborato riprende l’allineamento originario e diminuisce volume dell’immobile. La scelta di Santacroce riprende, invece, la linea degli edifici esistenti sulla piazza (la Banca Agricola e l’immobile a fianco di palazzo Ina).
«In ogni caso – ha concluso Giorgio Colosi – si spezza la monotonia del palazzo, evitando l’effetto transatlantico e ciò avviene in entrambi i progetti».
Davanti a questi due progetti, la commissione si è divisa e, alla fine, trovando difficoltà a proclamare un vincitore, ha deciso per un ex-aequo che sposta di qualche mese in avanti la conclusione dell’iter. Il sindaco, sentita la giunta e i capigruppo di maggioranza, ha scelto di investire la città della decisione definitiva. In questo modo, si creano condizioni di democrazia partecipata e si evitano scelte che potrebbero anche risultare impopolari. Ma si affidano anche lavori assai complessi, firmati da prestigiosi studi di progettazione, a cittadini per lo più ignari che decideranno solo in base al proprio personalissimo gusto e, magari, lasciandosi influenzare solo dalla facciata esterna. Da questo punto di vista, lo spirito del concorso di idee, che mirava a selezionare intelligenze non reperibili sul territorio, viene in parte tradito.
Questa difficoltà è chiara anche all’assessore Salvatore Giaquinta. «La nostra sfida – ha ammesso – sarà quella di operare una sintesi con gli strumenti del diritto, del dovere e della responsabilità. Io – ha concluso – accetto questa sfida».
Ora si procederà a creare una mostra di tutti i progetti presentati (51) e, successivamente, si studieranno gli strumenti di partecipazione per questa sorta di referendum.
Il sindaco Nello Dipasquale sottolinea l’importanza di questo momento. «Si è conclusa – ha affermato – una fase importante per la riqualificazione di palazzo Ina, piazza San Giovanni e di tutto il centro storico. Abbiamo avuto il coraggio di effettuare la scelta del concorso di idee che si è rivelata azzeccata. Ringrazio la Soprintendenza, gli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, l’architetto Paolo Portoghesi che ha preso a cuore questo concorso di idee e ha presieduto la commissione».
Nell’ultima riunione, sono stati presi in esame gli undici progetti che avevano superato la fase preliminare. Alla fine, è stata stilata una classifica. Al primo posto, ex aequo, i progetti di Andrea Santacroce e Gianluigi Sylos Labini. Alle loro spalle, nell’ordine, Leonardo Proli (Tarquinia), Vincenzo Latina (Siracusa), Mark John Cannata (Londra), Ivan Laquidara (Milazzo), Vania Santangelo (Ragusa), Arturo Luca Montanelli (Lecco), Andrè Balla (Catania), Calogero Puzzo (Agrigento).
© Riproduzione riservata