di Redazione

Il Cairo, 29 apr. Non si arrestano in Egitto le calunnie ingiuriose contro Giulio Regeni. Ora anche da parte di figure istituzionali di primo piano. Il vicepresidente della Camera dei rappresentanti del Cairo, Soliman Wahdan, ha insinuato che il ricercatore ucciso potesse essere una ‘spia’, spiegando che se cio’ fosse dimostrato ‘si creerebbe un problema enorme tra l’Italia e l’Egitto’. Cosi’ Wahdan nel corso di un intervento nella trasmissione ‘Studio al Nowab’ sull’emittente televisiva privata ‘Ten Tv’. ‘L’Egitto ha proseguito e’ uno stato di diritto e lavorera’ per trovare i responsabili e giudicarli. Se pero’ fosse dimostrato che Regeni era una spia si creerebbe un problema enorme tra l’Egitto e l’Italia. La fiducia tra i due paesi verrebbe meno’, ha detto il vicepresidente della Camera dei rappresentanti del Cairo. .
© Riproduzione riservata