Cultura
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24/12/2011 00:09

Reginella: delicia, delicia, au se eu te pego!

Due canzoni si intrecciano durante il viaggio. Con distrazione

di Giuseppe Savà

Night drive
Night drive

L’autostrada Siracusa-Gela è un ottovolante.

Anzi, la Rosolini-Siracusa-Catania è un ottovolante.

Giovanna è stata nove giorni a Brescia, dalla nipotina, la prima, e l’unica, al momento.

Su quel filo d’asfalto irregolare, dove se ti fai prendere la mano, e il piede, dall’acceleratore, corri il rischio di decollare, la radio mi tiene compagnia, distratta.

Direzione: aeroporto di Fontanarossa.

Chiamo al cellulare una persona, ma mi risponde un’altra. Ho sbagliato numero. Avrei voluto sentirla, ma non avevo il coraggio di comporre quelle cifre.

Ho involontariamente chiamato chi avrei in realtà voluto chiamare. Al telefono sono preso dal panico, e dall’imbarazzo. Me la cavo. Poco male.

 

“Delícia, delícia

Assim você me mata

Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego”

 

No, non posso cedere. Anch’io?

 

Cambio stazione.

Radio Noi Rosolini e poi subito Radio Dimensione Avola.

 

“Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego”

 

Serve un radiogiornale, un notiziario, anche la voce stridula del prete di Radio Maria potrebbe scacciare il tormentone!

 

“Delícia, delícia…”

 

Che avrò fatto di male? Radio Noto International mi corre in soccorso:

 

“Te si’ fatta ‘na veste scullata”

 

Reginella! –risolvo tra me e me-.

La nonna raccontava che sua madre amava quella canzone.

 

“Distrattamente pienze a me”

 

Distrattamente.

Già, ma perché distrattamente?

 

C’è un che di freudiano nel pensare a qualcuno in maniera distratta.

 

Arrivo a Catania. L’aereo è in ritardo.

 

“Delícia, delícia…

Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego”

 

 

Come ho fatto a sbagliare?

Volevo sentire quella persona, ma non pensavo di chiamarla…

“Colpa dell’Iphone”, mi giustifico. Col touch screen capita di toccare il rigo sopra, o il rigo sotto, e di chiamare la persona sbagliata…

 

“Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego”

 

 

Giovanna scende dall’aereo e recupera il bagaglio.

Saliamo in macchina.

La nipotina assomiglia allo zio.

 

“Le piace una canzone brasiliana, impazzisce e inizia a ballare appena la sente e la riconosce”.

 

Che canzone è, mamma?

 

“Non lo so. Più o meno dice: se ti acchiappo, se ti prendo, ai ai!”

 

Distrattamente penso a te.