Reset, forniture a canone fisso contro i rincari
di Redazione

A fine luglio l’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha pubblicato la seconda Analisi Trimestrale del Sistema Energetico Italiano del 2025. Il rapporto analizza tutti gli aspetti più significativi del settore, dalle tendenze che riguardano la produzione di energia allo stato di avanzamento della transizione energetica, passando per l’andamento dei prezzi. A tal proposito, si legge, “si è consolidato l’allargamento dello spread tra il prezzo dell’elettricità sulla Borsa italiana (120 €/MWh la media semestrale) e quello dei principali mercati europei (91 €/MWh in Germania, 62 €/MWh in Spagna, 67 €/MWh in Francia)”. In altre parole, anche nel 2025, in Italia l’energia elettrica continua a costare molto di più rispetto ai maggiori paesi del resto dell’Unione Europea.
Il trend è alimentato dall’intreccio di una serie di fattori, a cominciare da un mix energetico (l’insieme delle fonti impiegate per produrre elettricità) sfavorevole, ancora fortemente dipendente dal gas naturale. A tal riguardo, non è ancora ben chiaro quale potrebbe essere l’impatto effettivo degli accordi con gli Stati Uniti a seguito dell’aggiornamento al rialzo dei dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump. L’Unione Europea, in sostanza, rimpiazzerà il gas importato dalla Russia con quello proveniente dagli USA, che potrebbe avere costi molto più alti a causa del trasporto via nave e della rigassificazione.
Transizione energetica a rilento
I costi maggiori potrebbero ricadere sulle spalle di famiglie e imprese; va inoltre considerato che il gas naturale è di gran lunga la fonte più utilizzata per produrre energia elettrica in Italia: secondo i dati pubblicati dal Gruppo Terna relativi al 2023, il 50,4% della produzione italiana è costituito da energia termoelettrica tradizionale, generata quasi esclusivamente utilizzando gas naturale. Lo stesso rapporto dell’ENEA sottolinea che nei primi sei mesi dell’anno in corso “sono aumentati i consumi di gas naturale (+6%), sostenuti dalla maggiore domanda della termoelettrica (+19%) e dal clima più rigido del primo trimestre”.
Inoltre, mentre negli altri Paesi l’aumento della produzione di energia fotovoltaica ha fatto registrare “nuovi record di ore con prezzi zero o negativi”, in Italia lo stesso meccanismo ha prodotti effetti trascurabili, “a conferma del persistente ruolo del gas nella fissazione dei prezzi sul mercato all’ingrosso”. I dati testimoniano l’andamento a rilento della transizione energetica italiana, come certificato anche dal rapporto ENEA: “nel primo semestre 2025 la dinamica della transizione energetica italiana si conferma sul trend negativo del 2024: a metà anno l’indice ENEA ISPRED (Indice Sicurezza energetica, Prezzi energia, Decarbonizzazione) risulta in calo di oltre il
20% rispetto a un anno prima ed è al minimo della serie storica”.
Reset, forniture a canone fisso contro i rincari
Alla luce di uno scenario di mercato complesso, nonché instabile, anche le tendenze al consumo sono cambiate; gli utenti hanno cominciato a preferire in maniera sempre più diffusa offerte strutturate in maniera tale da garantire una maggiore stabilità dei costi, tanto nel breve quanto nel medio periodo, per tutelare le proprie finanze. Coniugare sicurezza, trasparenza e sostenibilità – economica e ambientale – è l’obiettivo che si è posto Reset Energia, il nuovo fornitore attivo sul mercato italiano a partire da questa estate. Fa parte di un gruppo industriale più grande, con all’attivo oltre 130mila punti di fornitura e cinque milioni di bollette emesse negli ultimi dieci anni, ed è il frutto di due anni di progettazione e sviluppo. L’idea originaria (un fornitore che potesse implementare un approccio dinamico, in grado di incentivare e premiare concretamente il risparmio) è nata all’interno di una community online, composta da utenti digitali che condividono tuttora l’interesse per la sostenibilità e hanno reso in breve tempo Reset il fornitore di energia con più seguito in Italia.
L’azienda ha fatto il proprio esordio sul mercato con un’offerta riservata ai soli clienti privati: energia in abbonamento a canone mensile fisso, un importo che include oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA. L’ammontare del canone varia a seconda della fascia di consumo scelta dall’utente, ovvero la quantità di energia che il fornitore acquista preventivamente e destina poi al cliente, che può usarla per il mese di fatturazione. In caso di superamento della soglia massima della fascia di abbonamento, Reset applica anche alla quota eccedente di energia un prezzo fisso, corrispondente ad un importo unitario comprensivo di oneri accessori, imposte e IVA.
Per tenere sotto controllo il dispendio di energia, ed evitare sforamenti, il fornitore ha sviluppato una web app che, oltre ad illustrare tutti i dettagli dell’offerta luce a fasce di Reset Energia, consente di accedere al monitoraggio orario dei consumi e visualizzare le previsioni di spesa mensile.
La sostenibilità secondo Reset: energia green e consumo responsabile
La web app offre quindi la possibilità di avere a portata di mano riscontri precisi, in base ai quali ottimizzare i consumi; come detto, infatti, il modello proposto da Reset intende favorire lo sviluppo di un approccio più responsabile e consapevole all’impiego dell’energia elettrica. Non solo tramite l’app ma anche sfruttando a pieno le potenzialità dei social network; l’azienda, attraverso i propri canali (Instagram, Facebook, YouTube e Telegram), condivide contenuti a ‘tema’, consigli pratici su come evitare gli sprechi di energia e utilizzare in maniera più efficiente anche gli elettrodomestici più energivori. L’attività social di Reset riflette un più ampio impegno verso la sostenibilità, che si fonda sulla scelta di distribuire energia pulita al 100%, generata da fonti energetiche rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine.
Poiché la sostenibilità va di pari passo con l’ottimizzazione dei consumi, Reset implementa un modello che incentiva e premia i comportamenti ‘virtuosi’. Per gli utenti che consumano meno energia di quella prevista dalla relativa fascia di abbonamento, è previsto un meccanismo premiale: la quota di elettricità inutilizzata viene rivalorizzata in un credito riconosciuto al cliente direttamente sulla bolletta emessa il mese successivo. Anche per questo, la web app di Reset è in grado di inviare notifiche ‘intelligenti’ agli utenti, con suggerimenti ‘green’ utili ad evitare sprechi di energia. Inoltre, essa consente di accedere ad altri meccanismi di premiazione, mediante i quali l’azienda vuole fare del risparmio un’attività coinvolgente e partecipativa, in grado di produrre benefici concreti per il consumatore. Partecipando ad attività ricorrenti, direttamente sull’app (feature in arrivo), o usando la funzionalità “invita un amico”, in particolare, è possibile ricevere uno sconto fisso in bolletta (valido finché il nuovo utente invitato è cliente di Reset Energia).
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