di Redazione

Il Cairo, 26 dic. Dopo la Tunisia, il Paese che con 5.000 jihadisti ha esportato’ piu’ terroristi islamici in tutto il mondo, sembra esserci, in questa non invidiabile lista, l’Arabia Saudita. Ben 2.093 sudditi di re Salman sono andati all’estero per unirsi a formazioni terroriste. Lo ha reso noto senza specificare a queli gruppi si siano uniti il portavoce del ministero dell’Interno di Riad, Mansur al Turki, secondo il quale almeno 1.540 (il 70% del totale) sono andati a combattere in Siria, dove i piu’ attivi sono Isis o formazioni come Fateh al Sham (gli ex qaedisti di Al Nusra) Altri 147 combattono nel confinante Yemen, che da marzo del 2015 e’ oggetto di una fallimentare campagna militare di una colazione sunnita guidata da Riad contro i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dall’Iran Altri 31 combattono in Afghanistan e Pakistan mentre gli ultimi 5 sono Iraq. Mancano all’appello altri 297 sauditi. Riad (culla del wahabismo, l’interpretazione piu’ severa dell’Islam sunnita) lo scorso anno ha dato vita ad una colazione militare per combattere il terrorismo jihadista formata da 34 Paesi musulmani .
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