Attualità
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24/08/2007 08:56

Riccardo Minardo verso l’Mpa?

di Redazione

Gente che va, gente che arriva o che potrebbe arrivare; ultimamente, Forza Italia, è un po’ come una squadra di calcio in piena estate; se ne parla più per i movimenti di mercato (nell’accezione più alta del termine), che non per specifiche questioni politiche. Se Margherita, DS, UDC, MpA sono al centro di tante discussioni su alleanze, laboratori ed inciuci, Forza Italia se ne sta buona ad osservare, salvo vivere strani smottamenti tutti intestini. Che Riccardo Minardo vada nell’MpA, è ormai il segreto di Pulcinella; sul fatto che poi la cosa si faccia davvero, c’è da attendere. Oggi anche la Gazzetta del Sud lo ha ribadito, con tanto di invito virgolettato di Raffaele Lombardo; resta da capire cosa faranno i fedelissimi di Riccardo Minardo, i consiglieri comunali di Modica, compreso il presidente del consiglio Enzo Scarso; e c’è da vedere anche la reazione di chi, proprio a Modica, nell’MpA c’è da tempo e che sembra gradire poco questa soluzione. E’ chiaro che ognuno dovrà fare delle scelte e, consequenziali ad esse, ci saranno cose legate anche ai ruoli istituzionali rappresentati. Ma, fra gli azzurri, non c’è solo una possibile diaspora; c’è anche chi si aggrega, provenendo da parte diametralmente opposta; in un recente passato, è già successo con Salvatore Battaglia, uomo del PCI e dei DS prima e dei Comunisti Italiani dopo. Ha lasciato quercia e sinistra sbattendo la porta, abbracciando Forza Italia, il liberismo ed Innocenzo Leontini ma fallendo l’elezione a Viale del Fante, che era un po’ il viatico per il definitivo sdoganamento. Voci di corridoio, dicono anche che il prossimo adepto, potrebbe essere Paolo Roccuzzo, socialista degli anni ’70, ’80 e ’90, poi nei DS, fassiniano e capogruppo alla Provincia, da due settimane in rotta di collisione con il nuovo corso del partito, guidato da Pippo Digiacomo e, adesso, esperto di cose idriche per il sindaco azzurro del capoluogo Nello Dipasquale. Nomina tecnicamente ineccepibile ma che deve avere per forza anche un significato politico, almeno di non bendarsi gli occhi col prosciutto. Anche lui, dicono, avrebbe avuto contatti con Leontini, il quale, a fronte di adesioni esterne, ha, invece, perso qualche importante e numericamente forte sostegno interno come Riccardo Terranova. Roccuzzo e Battaglia, uniti dalla loro storia della sinistra e dal mondo della sanità, storicamente vicino a Leontini. Che sia proprio fra farmaci e camici bianchi il punto d’incontro ?