di Redazione
Scicli – Rifare l’antica Mastranza, la strada principale di Scicli, oggi via Nazionale, con basole. E’ uno dei progetti che il Comune di Scicli ha sottoposto all’attenzione del Cipe, chiedendo un finanziamento.
Missione romana nei giorni scorsi per il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque per chiedere il finanziamento di sei opere pubbliche da parte del Cipe.
La delegazione era costituita dal deputato nazionale Nino Minardo e dal capo settore lavori pubblici, l’ing. Salvatore Calvo, dell’ufficio tecnico comunale. Nella città eterna l’incontro con l’on. Gianfranco Miccichè e con il consulente Cipe Giovanni Mauro. Sei opere pubbliche per un totale di sei milioni di euro richiesti.
Sei in tutto i progetti che riguardano, nel dettaglio, la realizzazione del collettore delle acque bianche con la riqualificazione del viale 1°Maggio e la rifunzionalizzazione degli incroci che in esso insistono e che sono di raccordo con il viale dei Fiori e la via Galileo Ferrarsi; l’adeguamento sismico e gli impianti tecnologici alla scuola “Quintino Cataudella”; l’attraversamento del torrente
Currumeli da via Termopoli a Donnalucata; la sistemazione del tratto di strada di via Nazionale che collega la via Duca D’Aosta e la via Francesco Mormina Penna, ovvero l’antica Mastranza; il progetto esecutivo del parcheggio di via Grado tra la via Colombo
ed il torrente Modica-Scicli ed il secondo stralcio della strada di collegamento con la provinciale Scicli-Ispica. “Entro due mesi conosceremo la risposta – spiega il primo cittadino – abbiamo avuto assicurazioni sul fatto che i progetti saranno esitati favorevolmente. È una buona notizia anche perché sappiamo che è
difficile trovare fonti di finanziamento. Qualche dubbio può nascere riguardo il progetto del collettore delle acque bianche che potrebbe non essere finanziabile dal Cipe, ma per gli altri abbiamo buone speranze”. Pozzallo, nelle settimane scorse, ha ottenuto il finanziamento di alcune opere attraverso il Cipe.
Tra le sei opere pubbliche, desta interesse la ripavimentazione dell’antica Mastranza, la via Nazionale, per creare un unicum con la via Mormina Penna, patrimonio dell’Umanità.
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Nella foto, l’Antica Mastranza, 1920
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