di Redazione

PALERMO, 6 NOV “Carenza di un’adeguata
impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di
valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo
dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo
smaltimento in discarica”. Questa la fotografia scattata da Fise
Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamento dei
rifiuti e bonifica, su tre regioni: Lazio, Campania e Sicilia.
L’analisi, basata su dati Ispra e Assoambiente, è stata
presentata a Rimini in occasione di Ecomondo. In Sicilia c’è il
“record di discarica e impianti di riciclo e recupero. La
gestione è condizionata dalla percentuale record di conferimento
in discarica (73%). Solo il 22% viene raccolto in modo
differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il
passaggio negli impianti di trattamento meccanicobiologico è
propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al
successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia
resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in
considerazione”.
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