Cronaca
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26/10/2020 20:48

Rinvenuta carcassa di Tartaruga Caretta caretta in decomposizione

Una specie a rischio

di Silvio Rizzo

Rinvenuta carcassa di Tartaruga Caretta caretta in decomposizione
Rinvenuta carcassa di Tartaruga Caretta caretta in decomposizione

Santa Croce Camerina – In una delle spiagge del litorale di Santa Croce Camerina, a Caucana, in prossimità degli scavi archeologici, domenica scorsa, è stato rinvenuto da alcune persone che passeggiavano sul bagnasciuga un esemplare adulto di tartaruga Caretta caretta purtroppo morto e in fase di decomposizione.
È stata avvertita la Capitaneria di Porto e avviata subito la procedura per il recupero e smaltimento dell’esemplare, la cui competenza ricade al Comune dove è stata rinvenuta.

Volontari locali, inoltre, hanno fatto il rilievo dell’esemplare compilando l’apposita scheda per conto del WWF Sicilia. È stato verificato e accertato che la tartaruga non fosse già censita con targhette riconoscitive. Sono gli stessi volontari che per tutta l’estate hanno vegliato e controllato il nido di Casuzze, che, insieme a un altro nido non censito, ha portato alla luce più di cento esemplari di tartarughine.
L’esemplare lungo più di 80 cm, aveva evidenti ferite sul carapace superiore, una in particolare più profonda, dovuta sicuramente al contatto con l’elica di qualche natante.

Tra le tartarughe marine presenti in Mediterraneo, Caretta caretta è la specie più diffusa. La specie è considerata endangered, a livello regionale e globale, ed è perciò protetta da normative internazionali e, in particolare, da numerose convenzioni tra le quali la Convenzione di Barcellona e relativo protocollo aggiuntivo che prevede misure di protezione e di conservazione per la specie vietandone l’uccisione, il commercio e il disturbo durante i periodi di riproduzione, migrazione, svernamento e altri periodi in cui gli animali sono sottoposti a stress fisiologici.
I principali fattori di rischio in ambiente marino sono rappresentati da catture accidentali attraverso l’attività di pesca, inquinamento e impatto con imbarcazioni. In particolare, in Mediterraneo si stimano annualmente 132.000 catture all’anno a causa delle attività di pesca.
In questo 2020 nefasto per il mondo intero, causa Covid-19, le tartarughe marine hanno per fortuna portato notizie più che confortanti. Lo scorso anno infatti, erano stati registrati poco meno di cento nidi, numero che è più che raddoppiato in questa estate appena trascorsa. In tuta Italia, fino adesso sono stati censiti 225 nidi, e la Sicilia detiene il record con 93 nidi censiti, segue la Calabria con 92.
Speriamo che questa “ondata” di nidificazioni possa portare fortuna, e ripetersi nuovamente nel 2021, e che presto si possa uscire dall’incubo in cui tutti ci siamo improvvisamente ritrovati.