Attualità
|
16/10/2010 23:37

Sabrina Misseri al Grande Fratello

Dopo l'arresto del padre, l'astinenza da telecamere la frega

di Socrathe

Le pareva di essere al Grande Fratello. Una popolarità facile, a buon mercato. Sabrina va in tv il giorno dopo il funerale di Sarah e dopo due ore di intervista, fredda, glaciale, da personaggio consumato, spiega: “Mio padre ha fatto tutto da solo”. Excusatio non petita.

                                                                La redazione

 

 

Nella sala degli specchi puoi incontrare il tuo sosia, puoi scrutare la tua ombra, puoi illuminare il tuo lato più oscuro, più buio, più tetro. E proprio qui nella grande sala degli specchi, sospesi tra realtà e miraggio, c’è forse quel Mostro che non è stato mai riposto dalla nostra fantasia, che non è stato mai chiuso nella gabbia del vero. 

 

La grande sala degli specchi, regina di ogni fantasticheria, non esiste più, spodestata da un riflesso sempre più grande, sempre più unico, fenomenale, trasparente, liquido: la Tv. Ma il Mostro continua a vivere dentro e fuori la grande sala degli specchi. 

E così è stato per Sabrina, l’omicida della piccola Sarah Scazzi. Nel nuovo baraccone dei prodigi digitali Sabrina ha vissuto fino a pochi attimi fa il suo momento d’incanto. La sua voce, il suo viso, il suo sogno, la sua triste fantasia per 40 giorni e forse più, nell’abbaglio della magica luce della ribalta. La voglia irrefrenabile di una popolarità mediatica a costo zero ha sbattuto l’ombra di Sabrina in prima visione sui nostri schermi. Qualcuno ha detto che l’immaginazione umana non ha mai creato nulla che non sia vero, e forse il Mostro che Sabrina ha liberato dalle catene del buio ha vissuto e s’è alimentato per quaranta giorni e quaranta notti del nostro quotidiano più comune, girato rigorosamente a fari accesi e in presa diretta. Ma ben presto le luci del palco si spengono, i rumori si placano, e la cruda realtà di un giorno di ordinaria follia di fine estate spazza via di un sol colpo i fumi inebrianti dell’universo apparente. Lì dove inizia il delirio di Sabrina finisce la storia di Sarah. Gli alligatori non si accoppiano con gli aironi, anche se vivono gli uni accanto agli altri nella stessa palude. Sangue cerca sangue e s’aggiunge a sangue..

 

                                                                                                                                        Socrathe