Attualità
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01/02/2009 14:56

Sandro Gambuzza presidente provinciale di Confagricoltura

di Redazione

La Confagricoltura ragusana riparte da Sandro Gambuzza, neo presidente provinciale, che subentra ad Arone di Valentino che ha guidato l’organizzazione agricola per oltre un decennio. Un cambio di guardia atteso e previsto, tra l’altro, dagli organi statutari. Il battesimo ufficiale, venerdì mattina, al teatro Donnafugata, a Ibla, alla presenza dei vertici regionali e nazionali dell’organizzazione di categoria.

“Rappresento la parte antica del mondo agricolo con una struttura di tipo tradizionale – dice Arone di Valentino -, il neo presidente si affaccia in una struttura totalmente diversa, moderna, proiettata sul mercato. Il presidente Gambuzza ha tracciato le linee guida dell’organizzazione. “Ai movimenti di piazza – ha detto il neo presidente – abbiamo preferito altri percorsi, lontani dai grandi proclami, con un’attività di mediazione e di interlocuzione”. Quali le priorità in provincia? “Stiamo attraversando un momemto difficile – afferma Gambuzza – con un calo dei consumi e un rialzo vertiginoso dei costi di produzione. Questo ha provocato una caduta di competività delle nostre aziende agricole e difficoltà oggettive nei mercati. Le calamità incessanti, una crisi finanziaria del comparto agricolo, e un sistema infrastrutturale assolutamente deficitario”. La crisi finanziaria che ha colpito anche l’agricoltura, nei fatti sta incidendo sull’offerta di finanziamenti bancari, sia come inasprimento delle condizioni, sia come restringimento dell’accesso creditizio. Le imprese agricole in questi anni hanno investito, malgrado le innegabili difficoltà, facendo soprattutto ricorso al credito.

“C’è la voglia di continuare a scommettere sull’agricoltura nonostante un periodo di profonda recessione – aggiunge Gerardo Diana, presidente regionale di Confagricoltura – dobbiamo, da subito, chiedere la proroga dei contributi Inps, perché non possiamo pagare. Chiediamo inter. venti strutturali ed urgenti nel mondo agricolo così come è stato fatto per Alitalia e la Fiat e finanziamenti per le polizze assicurative sul maltempo”.