Cronaca
|
31/05/2025 09:55

Santo Re, chi era il papà 30enne accoltellato e ucciso in strada da un parcheggiatore abusivo

«Tornava a casa col cibo per la famiglia»

di Redazione

Catania – «Stava tornando a casa con un pacchettino di cibo per la famiglia» ha detto uno dei colleghi di lavoro di Santo Salvatore Giambattista Re, il 30enne sposato e diventato papà da appena 4 mesi che è stato accoltellato – alle braccia, al tronco all’addome – e ucciso da un posteggiatore abusivo di 37 anni al culmine di una lite. Il giovane era dipendente di una delle più note pasticcerie di Catania, “Quaranta”. E proprio nella strada davanti al locale, sul lungomare Ognina, è avvenuta l’aggressione che è costata la vita a Santo.

Il posteggiatore, un extracomunitario clandestino dello Zimbabwe, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato da agenti delle Volanti della Questura e arrestato in flagranza di reato per omicidio aggravato.

La lite non sarebbe collegata all’attività illegale del 37enne, ma a motivi ancora da chiarire.

Secondo quanto si è appreso il posteggiatore abusivo sembra fosse in qualche modo ‘tollerato’ nella zona, una delle più affollate e trafficate del lungomare di Catania per la presenza anche del bar pasticceria Quaranta, oltre a diversi ristoranti e punti vendita di prodotti ittici. Per questo la strada ha molte telecamere di sicurezza, quelle delle attività commerciali, che investigatori della squadra mobile della Questura stanno visionando per verificare se esistano filmati dell’omicidio, anche per cercare di chiarirne con certezza dinamica e, in qualche modo, ricostruire anche il movente.

Il posteggiatore abusivo arrestato dalla polizia per l’omicidio non ha il permesso di soggiorno e in passato è stato sanzionato per l’attività illecita che esercitava ed è stato più volte arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dalla polizia. Nel luglio del 2019, mentre faceva il posteggiatore abusivo in piazza Mancini Battaglia, nella stessa zona del lungomare Ognina dove è avvenuto l’omicidio, ha aggredito due vigili che stavano per sanzionarlo, colpendoli con pugni e calci, prima di essere bloccato da carabinieri e arrestato per lesioni volontarie e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno dei due agenti, colpito al volto, fu portato al pronto soccorso per delle medicazioni. Per questo reato è stato in carcere. Sull’omicidio il pool coordinato dal procuratore aggiunto Fabio Scavone ha aperto un’inchiesta indagando il 37enne per omicidio volontario aggravato, la procura disporrà l’autopsia.