Attualità
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24/06/2007 00:00

Saverio La Grua rinuncia all’Ato Altri consiglieri nell’orbita del Mpa

di Redazione

Saverio La Grua rinuncia a guidare l’Ato Ambiente. Lo ha dichiarato ieri lo stesso ex parlamentare di Alleanza nazionale. «Non sono interessato – sono sue parole – a guidare l’Ato. In questo momento intendo dedicarmi alla professione e alla famiglia. Il mio impegno politico è limitato al partito».
L’uscita di scena di La Grua rafforza l’ipotesi di una presidenza affidata a Giovanni Vindigni, agronomo e imprenditore di Vittoria, di area Alleanza nazionale. Suo vice sarebbe Ignazio Gafà di Forza Italia.
La presidenza del consorzio dei rifiuti è al momento uno dei due sottogoverni che paiono già decisi (l’altro è lo Iacp che sarà guidato da un uomo vicino a Riccardo Minardo). Su Consorzio universitario e Asi la partita è invece ancora aperta. L’Udc ha riconosciuto ad Alleanza nazionale il diritto a esprimere due presidenze. Il partito di Incardona vorrebbe il Consorzio universitario ma è più probabile che alla fine viri sull’Asi. In questo modo darebbe il via libera all’Università a Giancarlo Cugnata. L’Udc entrerebbe in gioco con le vice presidenze alle quali, però, aspirano anche le altre realtà della Casa delle libertà.
Il Movimento per l’autonomia, in particolare, è assai interessato alla riapertura del tavolo politico annunciata dal senatore Giovanni Mauro come contromossa all’asse Udc-An. Il Mpa annuncia grosse novità. Nei prossimi giorni alcuni consiglieri comunali annunceranno, dopo il vittoriese Salvatore Artini, il loro passaggio al movimento di Raffaele Lombardo. Anche un consigliere provinciale starebbe valutando la possibilità di aggiungersi a Saro Burgio e Silvio Galizia nel gruppo consiliare del Mpa.
Anche Alleanza siciliana, che esprime un consigliere provinciale, non intende restare a guardare. Il coordinatore Nunzio Storaci aveva chiesto un assessorato per dare concretezza al principio della pari dignità. «Abbiamo partecipato – ha affermato ieri – alla fase programmatica ed elettorale. Non è pensabile che ora si sia esclusi dal momento politico».
Anche As aspira quindi a qualche incarico istituzionale o di sottogoverno. Il partito di Nello Musumeci si trova in buona compagnia. Il Pri ha depositato la scorsa settimana il ricorso al Tar con il quale chiede l’annullamento delle elezioni. Il ricorso pone la Casa delle libertà davanti all’esigenza di dare all’edera quelle risposte che per sei anni ha sempre posticipato. il Pri entrerà, non appena sarà ampliata la giunta di Nello Dipasquale, nell’amministrazione di palazzo dell’Aquila. Sul secondo assessorato che si aggiungerà al Comune c’è già la prelazione di Dipasquale sindaco, Alleanza nazionale e Ragusa popolare.
Domani si riuniscono i vertici di Forza Italia per decidere sulla presidenza del consiglio provinciale: al ballottaggio sono finiti Salvatore Mandarà e Giovanni Occhipinti.