Attesa terminata
di Redazione
Palermo – Attesi da tempo, i 1.721 cantieri comunali che daranno lavoro, sia pure temporaneo, a circa 32 mila disoccupati siciliani, potranno iniziare le attività nelle prossime settimane.
L’assessore alla Famiglia e al Lavoro, Andrea Piraino, lo scorso 25 ottobre, ha firmato il decreto di finanziamento per un importo di circa 220 milioni di euro.
Non appena il decreto sarà registrato dalla Corte dei conti, sarà data immediata comunicazione ai sindaci che avevano presentato domanda. Il procedimento, come si ricorderà, era stato avviato nei mesi scorsi dall’allora assessore Lino Leanza che, però, ha dovuto scontrarsi con la rigidità del governo nazionale che non ha consentito che i cantieri di lavoro venissero finanziati con i fondi Fas 2007-2013.
La posizione non è mutata, ma il presidente Raffaele Lombardo ha autorizzato Piraino ad anticipare la spesa, ricorrendo ai fondi regionali.
«E’ stata una precisa direttiva del presidente Lombardo – ha sottolineato Piraneo – sicuro che il governo nazionale ci darà quanto ci spetta». Ognuno dei 1.721 cantieri di lavoro, che avrà la durata da 3 a 6 mesi, occuperà da 12 a 15 disoccupati che percepiranno 31 euro al giorno per un minimo di 90 giorni, per complessivi 3 mila euro circa che raddoppieranno con gli assegni familiari. Una boccata d’ossigeno per i disoccupati, ma anche per l’indotto.
Gli acquisti dei materiali necessari, infatti, dovranno essere effettuati nei negozi del luogo. I comuni, da parte loro, avranno la possibilità di sistemare strade, aiuole, marciapiedi che altrimenti non riuscirebbero ad aggiustare a causa della mancanza di risorse economiche. I sindaci da tempo hanno presentato le loro richieste e relativi progetti, mentre sono già pronte le graduatorie che sono state effettuate per via telematica. Per stilare le graduatorie dei disoccupati sono stati utilizzati i criteri a suo tempo indicati dalla Commissione regionale per l’Impiego.
Avrà la priorità chi ha lavorato meno negli ultimi mesi, a parità di disoccupazione prevarrà chi ha un maggiore numero di familiari a carico e nel caso di ulteriore parità chi ha maggiore anzianità. Le graduatorie sono già disponibili presso gli uffici provinciali del lavoro. L’obiettivo, anche in vista delle festività natalizie, è di fare partire immediatamente almeno un cantiere per ogni comune. Ma i sindaci sono avvertiti: se entro 60 giorni i lavori non saranno iniziati, rischiano la revoca del finanziamento.
Ogni cantiere di lavoro costerà circa 112 mila euro. Oltre il salario per i disoccupati, con questa somma dovranno essere pagati materiali e mezzi. Ogni cantiere avrà un direttore dei lavori. Quindi, saranno occupati anche geometri, ingegneri ed architetti. Il salario, 31 euro al giorno, sarà corrisposto per 4 ore al giorno di lavoro. Si tratta di un trattamento economico straordinario per fronteggiare la crisi, resa ancora più forte dalla congiuntura negativa che in Sicilia va oltre la congiuntura mondiale.
Sia nei piccoli paesi che nelle medie e grandi città le sacche di disoccupazione sono ataviche. I cantieri di lavoro, storicamente, sono sempre stati una possibilità di sopravvivenza per migliaia di disoccupati, spesso senza una vera e propria qualifica professionale. I cantieri di lavoro comunale potrebbero essere anche un’occasione per la formazione di lavoratori generici, mentre il mercato invece richiedere la specializzazione in vecchi mestieri che rischiano di perdersi, come gli scalpellini.
Per l’avvio dei cantieri comunali di lavoro c’è parecchia attesa sia da parte dei disoccupati e sia da parte dei sindaci che quotidianamente sono costretti a fare i conti con le richieste di aiuto di concittadini che non riescono a sbarcare il lunario.
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