di Redazione


Una denuncia circostanziata alla Guardia di Finanza, al Comando della Polizia Municipale di Scicli, alla stazione dei Carabinieri di Donnalucata e Sampieri, all’Arpa di Ragusa, per intervenire sulle problematiche legate agli scarichi incontrollati a mare di Sampieri e Donnalucata. La firma è quella del primo cittadino, Bartolomeo Falla: “Come a Voi è noto, Scicli ha un territorio con circa diciotto chilometri di costa –scrive Falla-. Da alcune settimane è stato attivato il depuratore con chiusura degli scarichi a mare di Donnalucata e Sampieri, con conseguente miglioramento della qualità delle acque. Sono stato informato di alcune segnalazioni di immissione di acqua sporca attraverso scarichi che dovrebbero funzionare quando piove, non in questa stagione asciutta. Chiedo alle autorità in indirizzo un controllo sugli scarichi a mare autorizzati e non, in particolare su quelli segnalati nella pianta allegata e su tutti gli scarichi del Consorzio di Bonifica, che essendo a “pelo libero” non sono protetti. I cittadini hanno diritto ad avere il mare pulito, pertanto, ognuno per la propria parte deve contribuire”. In particolare il primo cittadino si riferisce al canale di contrada Fosso di Guardia, in prossimità del cosiddetto “Palo Rosso”, ma anche a situazioni non dissimili che si registrano a Sampieri.
Purtroppo, alcuni agricoltori e allevatori senza scrupoli approfittano del collettore il cui alveo sfocia in contrada Fosso di Guardia per pulire le loro stalle.
Lo spettacolo che si presenta ai residenti quando le acque meteoriche portano a valle tali reflui è mortificante: residui di sterco, rifiuti di ogni genere.
E in più di un’occasione i residenti hanno dovuto pagare una ditta privata per fare bonificare il canale di gronda. L’appello è al Consorzio di Bonifica n° 8 di Ragusa perché bonifichi il sito, facendo opera di sensibilizzazione all’indirizzo di quegli agricoltori che usano il collettore come concimaia, o peggio come discarica abusiva, salvo affidare a Giove Pluvio il compito di lavare l’alveo e far arrivare direttamente a mare, in contrada Fosso di Guardia appunto, l’ammasso putrefatto di rifiuti accumulati nel corso dei mesi.
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