Cronaca
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15/03/2010 00:05

Scene da film, barista rapinato e ferito, insegue in auto rapinatore e lo investe

Bottino di 6 mila euro

di Saro Cannizzaro

Modica – Aggredito e rapinato di prima mattina, appena uscito di casa, il titolare del Bar del Viale. E’ avvenuto lunedì mattina, intorno alle sei. L’uomo era appena uscito dalla propria abitazione in Via Fiumara, dunque a poche centinaia di metri dal suo esercizio, che si trova nella centralissima Piazza Corrado Rizzone. Ha avuto appena il tempo di richiudere il portoncino quando è stato assalito alle spalle da due energumeni che lo hanno aggredito con calci e pugni.

L’uomo ha cercato di difendersi come ha potuto, o quantomeno di limitare i danni, anche perché preso alla sprovvista ed ancora poco lucido essendosi alzato da poco. Ciononostante i due aggressori, che erano a volto scoperto, certamente non extracomunitari, hanno continuato a picchiarlo fino a quando non sono riusciti a sottrargli il borsello, nonostante l’opposizione del malcapitato. Solo perché si è rotta la cinghia, i due sono riusciti nel loro intento. All’interno c’era ancora l’incasso del sabato e della domenica precedenti, che più tardi l’uomo avrebbe versato in banca. Complessivamente è stato rapinato di circa seimila euro, oltre che dei documenti personali. L’esercente ha avuto la forza di raggiungere la propria autovettura. I due sono fuggiti verso la città. Il barista li ha inseguiti con l’auto. Uno lo ha investito, ferendolo ad una gamba. Questi ha cominciato a gridare “ti sparo” e nel frattempo è riuscito a divincolarsi e a fuggire claudicante verso gli edifici di Viale Medaglie D’Oro, considerato che l’auto della vittima si era danneggiata e quindi non era più in grado di riprendere la marcia. L’altro malvivente si è diretto verso Via Vittorio Veneto. Entrambi sono riusciti a fare perdere le loro tracce. A questo punto alla vittima non è rimasto altro da fare che farsi medicare per gli ematomi al volto ed avvertire il 113. Una pattuglia del Commissariato lo ha raggiunto per le prime constatazioni. E’ stata presentata denuncia contro ignoti anche perchè il titolare del Bar del Viale ha detto che si trattava di persone sconosciute. E’ la quarta volta che l’uomo subisce aggressioni e rapine. “A questo punto – spiega – non so più cosa fare. Una persona lavora da mattina a sera e poi si vede sottrarre con violenza ciò che si riesce a guadagnare con sudore”. La polizia scientifica si è portata sul posto dell’aggressione dove sono state rilevate tracce di sangue in particolare dove uno dei malviventi era stato investito.

Spunta l’ipotesi della spedizione punitiva

La polizia sta svolgendo indagini a 360 gradi per fare luce sulla rapina con aggressione nei confronti del titolare del Bar del Viale, l’episodio che è avvenuto lunedì mattina, intorno alle 6, in Via Fiumara, davanti all’abitazione dell’uomo. I malviventi, com’è noto, gli hanno sottratto il borsello dove erano contenuti circa seimila euro. La pista della rapina, però, non sarebbe l’unica seguita dagli agenti del Commissariato. Si opera su vari fronti e, quindi, il grave episodio potrebbe non essere riconducibile solo su questo verso. I dubbi che sorgono, sulla circostanza, infatti, sono diversi. Se si è trattato di una rapina, ci si domanda “come facevano i due aggressori a sapere che la vittima avrebbe portato con se i soldi dell’incasso del giorno precedente”? Un dubbio che gira in testa anche all’esercente visto che raramente è usuale portarsi i soldi di tale entità dietro come accaduto lo scorso fine settimana. Qualcuno, in città, ipotizza che ad agire possano essere stati due rumeni, anche perchè l’interessato ha smentito che potesse trattarsi di gente di colore. Allora si potrebbe anche configurare l’ipotesi della spedizione punitiva, camuffata con la rapina dagli esecutori materiali, uno dei quali sarebbe ferito visto che il barista, dopo essere stato picchiato con calci e pugni era riusciti a salire in auto e ad inseguirne uno, investendolo. Pare, insomma, che l’ipotesi della rapina non convinca tanto gli inquirenti. Nel frattempo si è alla ricerca dell’aggressore investito che, ferito, dovrebbe trovare un modo celato per farsi curare.