di Redazione
Serve un regolamento e criteri di assegnazione pubblici degli spazi culturali destinati alla pubblica fruizione. Il tema è diventato d’attualità in questi giorni, al termine dei lavori di recupero di Villa Penna e dell’ex Convento dei Cappuccini.
Due giovani di Scicli, Sasha Vinci, scultore, e Marcello Pellegrino, tenore, hanno protocollato la richiesta di ricevere in comodato d’uso gratuito la struttura culturale, mettendo l’amministrazione di fronte a una scelta inedita: come affidare la gestione di villa Penna, del convento dei Cappuccini, dell’ex convento della Croce e del parco di Chiafura, del colle di San Matteo e infine del museo d’arte sacra e della civiltà barocca del Carmine?
Quali criteri adottare per assicurare una procedura di assegnazione pubblica, trasparente, al rialzo, che assicuri all’ente pubblico che il gestore abbia le capacità, le finanze, il software, l’imprenditorialità necessari per gestire questi siti?
In gioco c’è a quanto pare anche l’ex Camera del Lavoro, già sede della stanza del commissario Montalbano nella famosa fiction. La giunta comunale sta lavorando per trovare una soluzione a questi problemi, che pongono il tema della assegnazione e della gestione degli spazi pubblici in mano a interlocutori responsabili e affidabili. I siti da assegnare sono almeno cinque da qui ai prossimi anni.
Nella foto, il chiosto dell’ex convento della Croce a Scicli
© Riproduzione riservata