Antonio dovrà venderla allo Stato
di Redazione


Scicli – Intelligenti, sapienti, onniscienti.
Gli sciclitani, popolo di polemisti.
Di giornalisti, di opinionisti.
Storici della navigazione e dei meandri subacquei, irreprensibili custodi dei saperi dei sette mari.
Su questo sito ne abbiamo lette di tutti i colori: il relitto di nave scoperto in contrada Spinasanta lo conoscevano tutti a Scicli.
E vai con gli sproloqui: da trent’anni si portano via le anfore greche e romane, quando andiamo a pesca ci passiamo sempre davanti, “e che scoperta dell’acqua calda, tutti spevamo che lì c’era una nave!”.
Poi arriva un ragusano, di origini maltesi per la verità, Antonio Aggius Vella, sì quello dei negozi Arpel.
Ha la casa a Spinasanta, un giorno fa un’immersione e trova la nave. E fa quello che qualunque cittadino dovrebbe fare. Sporgere denuncia.
Aggius Vella si rivolge alla Capitaneria di Porto, scattano le procedure di legge, e toh, si scopre che il relitto è suo, che dovrà venderlo allo Stato e che la nave prenderà il suo nome: Antonio Aggius Vella.
Agli sciclitani resta la polemica.
Una immagine inedita del relitto
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