Giudiziaria
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06/03/2010 11:30

Sconto di pena per Fulvio Mormina e soci

Mormina dovrà scontare 9 anni anzichè 12

di Saro Cannizzaro

Catania – La Corte d’Appello di Catania ieri mattina ha deciso in merito alle sentenze appellate dai difensori delle persone coinvolte nell’operazione antidroga denominata “Mixer”, emesse nel mese di febbraio del 2009 dal Gup del Tribunale di Catania con la procedura dell’abbreviato.

Pene ridotte per gli sciclitani Fulvio Mormina, difeso dall’avv. Ignazio Galfo (da 12 a 9 anni), Santino Levante, difeso dall’avv. Edoardo Cappello, ed Elena Ferrante (pena ridotta per entrambi da 4 anni a 3 anni e 4 mesi), Angelo Scifo (pena ridotta a 7 anni) e Giuseppe Caccamo (pena ridotta a 6 anni). Tutte le altre pene sono state confermate.

Ridotte anche alcune misure di sicurezza: a Mormina da 3 a 2 anni, a Levanti, Ferrante e Scifo ad un anno). Assolto definitivamente Salvatore Lombardo di Palermo che all’epoca era stato condannato a 7 anni. L’operazione fu eseguita dai carabinieri e coinvolse 38 persone, alcune delle quali sono andate al giudizio ordinario. Due avevano deciso di patteggiare mentre Marilena Cavallini, moglie di Mormina, anche lei di Scicli, difesa dall’avv. Galfo, era stata assolta. Pene confermate, invece, per Rosario Timperanza e Vincenzo Mallia, difesi dall’avv. Bartolo Iacono, condannati, rispettivamente, a 5 anni e 4 mesi di reclusione e a 4 anni, per Roberto Rinzo, condannato a 10 anni di reclusione, per Pietro Agosta, condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, per Bartolomeo Trovato, condannato a 5 anni, e per Riccardo Eterno, condannato 21 mesi di carcere. A Modica è in corso lo stralcio del processo a carico di altre nove persone che avevano scelto il giudizio ordinario. Secondo l’accusa, l’organizzazione sgominata dai carabinieri era dedita allo spaccio di cocaina, eroina ed hashish, tutta “roba” che sarebbe stata acquistata a Roma e che passava per Palermo, Messina, Agrigento e Trapani. La sarebbe stata spacciata negli esercizi pubblici e sulle strade. L’operazione “Mixer”, fu coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione distrettuale antimafia.